Xiaomi si ferma a quota 70 milioni di smartphone venduti

70 milioni di smartphone venduti sono un grande traguardo, ma un'azienda che punta alla leadership non può accontentarsi. È quanto succede a Xiaomi che nonostante il numero elevato, non ha raggiunto le proprie previsioni di vendite per il 2015, che si attestavano su un minimo di 80 milioni.

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a cura di Alessandro Crea

Un'azienda che punta alla leadership del mercato non può accontentarsi mai, anche se esiste da meno di sei anni: è quanto sta accadendo a Xiaomibrand cinese che si contende il primato in Cina con Huawei e che con la connazionale occupa attualmente i primi posti al mondo, alle spalle di colossi come Apple e Samsung. 

L'azienda cresce spedita ma forse non quanto ci si aspettava o ci si augurava ai piani alti. Le previsioni per il 2015 appena conclusosi erano infatti forse eccessivamente rosee, con un traguardo fissato inizialmente a 100 milioni di unità, poi più prudentemente abbassato a 80-100 milioni, dopo l'exploit del 2014 in cui Xiaomi era riuscita a vendere 61 milioni di smartphone. 

Xiaomi Mi5

E invece in Cina si sono dovuti accontentare (si fa per dire) solo di 70 milioni di unità vendute, molto più dello scorso anno ma comunque meno di quanto ci si era prefissati. 

Xiaomi, nel rendere pubblici questi numeri, non ha spiegato i motivi dietro questa piccola debàcle, ma è facile individuare tra i problemi proprio l'intensa competizione con la connazionale Huawei e un generale rallentamento del mercato cinese, che per la prima volta dopo anni ha frenato quest'anno infatti la crescita è stata appena dell'1.2 % rispetto a quella del 2014, che si era attestata al 19.7 %. Se poi si tiene presente che Huawei vende direttamente in Europa mentre Xiaomi è ancora limitata al solo territorio cinese il quadro è completo, tuttavia in questo 2016 Xiaomi dovrebbe fare un ulteriore salto di qualità e chissà che le cose non posano cambiare per loro a fine anno.