Nuove antichità, continua

Recensione - Concetti e idee del passato rivisti in un gioco dall'anima moderna.

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a cura di Tom's Hardware

Nuove antichità, continua

Costruito interamente su concept appartenenti a vecchi giochi (il cui successo è stato enorme), 3D Dot Game Heroes offre un ambiente familiare e saldi punti di riferimento che aiuteranno i giocatori durante l'avventura. Se in questo titolo ritroviamo numerosi richiami ad altri giochi, è senza dubbio Zelda che costituisce la base del gioco.

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Dalla storia alla geografia, passando per gli oggetti e i mostri, numerosi elementi ci ricordano le innumerevoli ore trascorse davanti alla console Nintendo. Bastano i dungeon a dimostrare il fenomeno: ognuno ha una mappa, una chiave e un oggetto da cercare nei forzieri disseminati qua e là. Grazie a questi oggetti (boomerang, rampino, bombe, arco e tutto il resto), avrete accesso a nuove zone, che vi permettono di avanzare nell'avventura.

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Ognuno dei palazzi si concluderà con la battaglia contro un boss gigantesco, la cui sconfitta farà aumentare l'energia totale. Si noteranno anche numerosi elementi presi in prestito da Dragon Quest, sopratutto nel design dell'interfaccia e dei personaggi. Prendere in prestito dai grandi titoli purtroppo non equivale sempre al successo. Per esempio, il level design tende a stancare presto, sopratutto nei palazzi, che non propongono una sfida stile Zelda e risultano ripetitivi.

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Il sistema di combattimento appare del tutto impreciso. Quando la barra della vita è piena, sempre come un buon vecchio Zelda, la nostra arma è potentissima, ed è relativamente facile sconfiggere anche nemici molto potenti. Se la barra della vita comincia a svuotarsi è un altro paio di maniche. La spada diventa molto più piccola e ci si ritrova spesso a non colpire il bersaglio, sfiorandolo, a causa della dimensione troppo piccola delle hitbox.