Activision Blizzard, l’ex CEO si scusa mentre la compagnia tace

L'ex-CEO di Blizzard, prima che divenisse Activision Blizzard, ha voluto fare delle scuse ufficiali a tutte le donne della compagnia.

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a cura di Lorenzo Ardeni

Nelle ultime ore sta facendo molto discutere la situazione di Activision Blizzard, che nelle ultime settimane è stata legalmente accusata di maltrattamenti e maschilismo nei confronti delle donne lavoratrici. La compagnia prima ha negato ogni accusa, limitandosi a non effettuare pubblicazioni sui suoi social network, tanto che molte testate giornalistiche hanno deciso di boicottarla al fine di ottenere maggiori informazioni e protestare contro questo genere di abusi nell'industria.

Di recente il fondatore di Blizzard, ed ex CEO, Mike Morhaime, ha voluto fare una dichiarazione ufficiale in merito a questa faccenda, dando la sua opinione su quanto avvenuto all'interno della compagnia: "ho letto l'intera denuncia contro Activision Blizzard e molte altre storie. È tutto molto inquietante e difficile da leggere. Mi vergogno. Sembra che tutto ciò che pensavo di rappresentare sia stato spazzato via. Quel che è peggio, ma ancora più importante, le persone reali sono state danneggiate e alcune donne hanno avuto esperienze terribili".

Morhaime racconta poi qual è stato il suo obiettivo mentre lavorava in Blizzard: "sono stato in Blizzard per 28 anni. Durante quel periodo, ho cercato molto duramente di creare un ambiente sicuro e accogliente per persone di ogni genere e provenienza. Sapevo che non era perfetto, ma chiaramente eravamo lontani da quell'obiettivo. Il fatto che così tante donne siano state maltrattate e non supportate significa che le abbiamo deluse".

Secondo Morhaime è "responsabilità della leadership far sentire tutti i dipendenti al sicuro", scusandosi con tutte le donne della compagnia per quanto afferma di non esser riuscito a fare. "Credo che possiamo fare di meglio, e credo che l'industria del gaming possa essere un luogo in cui le donne e le minoranze sono accolte, incluse, supportate, riconosciute, premiate e, in definitiva, non ostacolate dall'opportunità di dare i tipi di contributi a cui tutti noi aderiamo industria da realizzare".

L'ex CEO assume una presa di posizione molto forte, ma che non rappresenta in definitiva il pensiero dell'attuale Activision Blizzard. Proprio per questo motivo, sono in molti a continuare a chiedere delucidazioni ufficiali in merito alla faccenda che speriamo possano giungere direttamente nelle prossime ore. Nel frattempo, la situazione sui social network diventa sempre più difficile da gestire, soprattutto per i social media manager della compagnia. Fateci sapere con un commento cosa ne pensate in merito a questa faccenda e restate connessi per non perdere eventuali novità.

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