Activision, le molestie non hanno lasciato indifferente Xbox: azioni già intraprese

Oltre alla reazione del pubblico, Activision sta anche "pagando" i provvedimenti di Xbox: ecco le parole di Phil Spencer.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Arrivano le prime conseguenze degli scandali che hanno travolto Activision e si comincia, ovviamente, da Xbox. A svelarlo ci ha pensato Phil Spencer, capo della divisione gaming di Microsoft, con delle dichiarazioni che hanno lasciato intendere come il rapporto tra le due realtà sia profondamente cambiato a seguito alle denunce pubbliche e non solo ricevute dal publisher e sviluppatore di Irvine.

Andiamo con ordine: nel corso dell'estate del 2021 tantissime persone assunte in Activision hanno esposto di fatto la realtà in cui lavoravano, rea di aver creato un clima da confraternita, con denunce per molestie sessuali e non solo. Gli sviluppatori e sviluppatrici erano infatti inseriti in un contesto non piacevole, dove i dipendenti più anziani erano soliti infastidire tutte le minoranze, con commenti inquadrabili come reato. E dopo le prese di posizione da parte di tutte le più grandi realtà attive in questa industria, sembra che Xbox si sia già spinta oltre.

"Non posso, per ovvi motivi, svelare i dettagli del rapporto di lavoro con un partner come Activision", ha dichiarato Phil Spencer, riferendosi ovviamente ad accordi di non divulgazione per quanto riguarda i contratti e le collaborazioni attualmente in corso. L'Head of Xbox ha però aggiunto che dopo le denunce il loro modo di lavorare con la realtà di Irvine è cambiato e la stessa Activision ne è ovviamente al corrente. Non si tratterebbe però solamente di una punizione: pur non entrando nei dettagli, Spencer ha dichiarato che preferisce aiutare le società piuttosto che punirle.

Come e quanto sia cambiato il lavoro che Xbox deve intrattenere, per ovvi motivi commerciali, con il publisher di Call of Duty non lo possiamo sapere. Pur ammettendo di non voler punire le realtà esterne a Microsoft, forse Phil Spencer e i suoi colleghi hanno deciso di non proseguire su alcuni tipi di attività, oppure hanno preferito non avviarne di nuove. Quando Spencer deciderà di lasciare il suo posto, forse, ne potrà parlare pubblicamente: per ora possiamo solamente fare qualche ipotesi.

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