Amuse Me è un nuovo servizio che permette ai clienti di comprare videogiochi sviluppati su misura e basati sulla vita e sulle idee dell'acquirente. Il prezzo di questa singolare opera videoludica non è da tutti e può arrivare fino a 50.000 euro.
Il New York Times descrive Amuse Me come un processo di trasformazione dei videogame in oggetti di lusso personalizzati, dove le persone possono ricreare le storie della loro vita, combattere con personaggi di loro scelta e investire i loro soldi in un pezzo unico di arte new media.
Amuse Me vi fa diventare il protagonista di un videogioco
Amuse Me offre tre fasce di personalizzazione. Il livello base consiste in una modifica di uno di sei giochi pre-confezionati, adattando digitalmente i volti e gli abiti dei personaggi, gli ambienti e i vari accessori del protagonista. Il prezzo richiesto è di 20 euro per ogni singolo elemento modificato.
Il secondo "livello" di personalizzazione mette a disposizione del cliente un gruppo di dieci designer, in grado di offrire un gioco più sofisticato basandosi sul progetto dell'utente. Un videogame simile ha un costo che varia dai 1.000 ai 10.000 euro e richiede una sessione di lavoro con il cliente che può richiedere da due ore fino a mezza giornata.
L'ultima opzione consiste nel "gioco deluxe", un intricato universo inventato dal cliente e realizzato da artisti specializzati nei videogiochi, con un curriculum che comprende l'esposizione dei loro lavori nei maggiori istituti d'arte. Il risultato, consegnato ai clienti su un tablet personalizzato o perfino con un'installazione o un dispositivo costruito intorno al gioco, può costare fino a 50.000 euro.
Florent Deloison, uno degli artisti di questo servizio, definisce Amuse Me come un ritratto fatto da un pittore. "In un'era caratterizzata dalla produzione di massa standardizzata il vero lusso è l'unicità di un oggetto, come potrebbe essere un gioco con livelli tutti diversi e basati sulla struttura del vostro DNA", sostiene Deloison.
Abdel Bounane, fondatore di Amuse Me - Immagine: New York Times - Clicca per ingrandire
L'idea è interessante, ma dipende dai progetti del cliente. Considerando che gli amanti dei videogame dedicano una buona quantità di tempo al loro hobby preferito, è naturale porsi una domanda: come sarebbe un gioco dove il protagonista passa le sue giornate davanti ai videogiochi?
Se invece ci basiamo sulla vita di una persona "normale" (ben più noiosa di quella di un protagonista dei videogiochi) ci viene in mente un misto fra The Sims e Bully - Canis Canem Edit, con una spolverata di GTA (per quanto riguarda la libertà d'azione, non la criminalità ), un qualsiasi "dating-game" per gestire le relazioni personali e un Brain Training per simulare le giornate lavorative.
Ecco fatto il gioco del 90% della popolazione informatizzata mondiale. Che noia! Meglio tornare in un dungeon di Skyrim, devo recuperare un "urlo" per il mio Dunmer mago-guerriero...