Analizziamo e proviamo il nuovo PlayStation Plus

Esaminiamo da vicino i nuovi piani di abbonamento del PlayStation Plus e comprendiamo meglio il rapporto qualità-prezzo in ognuno di essi.

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a cura di Ecleto Mucciacciuoli

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Il PlayStation Plus è cambiato per sempre. Gli abbonamenti online hanno radicalmente sancito una nuova era per l’industria videoludica. La nostra quotidianità è invasa da servizi perlopiù mensili o annuali, che hanno riscritto il concetto di intrattenimento digitale. Musica, cinema, gaming, sport e tanti altri ambiti hanno dovuto cambiare forma per rendere fruibili tutti quei piaceri che eravamo soliti consumare in luoghi o modalità diverse. Tuttavia oggi non desidero stuzzicarvi con una cornice storico-sociale sull’avvento degli abbonamenti moderni, ma cercheremo di analizzare nel modo più obiettivo possibile un avvenimento di importanza globale per il settore ludico: la nascita e la frammentazione del nuovo servizio PlayStation Plus.

L’abbonamento Sony nel corso degli anni non è sempre stato mutevole e non solo nel prezzo. Concepito per essere la chiave virtuale al multiplayer PlayStation è poi maturato, offrendo vantaggi, sconti e contenuti gratuiti. Certo, a livello di catalogo siamo lontani dall’acclamato Game Pass, specialmente per costi, ma si è ritagliato comunque un largo consenso da parte degli appassionati. Da giugno 2022 un ennesimo tassello per la sua crescita definitiva ha trovato modo di mostrarsi ai milioni di giocatori curiosi in tutto il mondo. Ora l’abbonamento online vanta di tre piani economici adattati alle esigenze del pubblico, e si divide in: Essential, Extra e Premium. Cosa hanno stravolto all’interno dell’ecosistema PlayStation? Ve ne parlo in un’analisi mirata condita con un pizzico di esperienza personale e, perché no, con consigli per l’acquisto.

PlayStation Plus - Essential

Il primo abbonamento che affrontiamo è l’Essential, che sostanzialmente non muta DNA rispetto al suo predecessore, ma ci permette di discutete di alcune novità, nonché scardinare qualche lecito dubbio. Se avete fatto l’accesso online, avrete sicuramente notato che ora il vostro servizio si è automaticamente aggiornato a “PlayStation Plus Essential”, questo perché il primo tra i tre piani presentati non desidera destabilizzare il consumatore tipico di casa Sony e, infatti, tutti i vantaggi che avevate in precedenza sono ancora di vostro diritto. In pratica se giocate alla console principalmente online, magari su pochi longevi titoli, e vi accontentate delle opere gratis mensili, allora non c’è bisogno che vi impensierite: non dovrete pagare alcuna somma aggiuntiva e continuerete a godere del vostro piano attuale.

Personalmente avrei addirittura modificato leggermente il costo annuale, anche considerati gli altri piani, decisamente più succosi del primo. Data la natura malleabile del servizio, non mi sorprenderei se Sony decidesse di fare offerte per favorire il passaggio ad altri piani d’abbonamento o se potenziasse ulteriormente l’Essential per non dimenticarsi dei fruitori più datati e che non riescono a sborsare cifre più alte. Considerando, inoltre, che il servizio non è tanto competitivo per le offerte proposte, ma per il piacevole ecosistema edificato da Sony, non mi stupirei se venissero aggiunto dei bonus più ghiotti, anche per i player più scettici. L’Essential è il cuore di PlayStation e dati i continui cambiamenti positivi perpetuati negli anni, ormai manca poco per fargli fare il salto di qualità tanto sperato.

PlayStation Plus - Extra

Finalmente siamo al piano di abbonamento che preferisco di più. L’Extra è letteralmente la risposta alle preghiere di tantissimi fruitori. Prima però di scivolare nel dibattito, facciamo un passo indietro. Questo secondo piano costa - ad oggi - 40 euro in più rispetto all’Essential all’anno. In primo luogo ho spalancato gli occhi per l’aumento di prezzo, poi ne ho capito la natura e le motivazioni che, secondo l’analisi, sono più che vantaggiose per l’utente. Rispetto al piano d’abbonamento discusso nel paragrafo precedente, qui avrete accesso a un catalogo giochi vastissimo, che contiene titoli di qualità di PS4 e PS5. Basti pensare che, al momento del lancio del servizio, sono presenti opere del calibro di Spider-Man Miles Morales, Returnal, Demon’s Souls, Assassin’s Creed Valhalla ecc. Insomma, non nomi di poco conto.

Di grande rilevanza per l’analisi è il fatto che tale catalogo sarà costantemente aggiornato, verosimilmente ogni mese o poco più. Quindi abbiamo un vasto catalogo a un prezzo molto maggiorato, ma è davvero così gravoso come acquisto? Di media compriamo almeno un titolo importante di casa PlayStation o di terze parti all’anno e il prezzo si aggira sempre intorno a 70 euro. Se dovessimo ragionare così già vi sarà lampante il fatto che, sottoscrivendo l’abbonamento, non solo risparmiereste sul singolo acquisto, ma su altre ghiotte uscite durante il corso dell’anno. Se poi uniamo il fatto che alcuni titoli usciranno al lancio gratis per gli abbonati Extra e Premium, capite da soli che è più che vantaggioso come piano d’abbonamento.

I più scettici potrebbero storcere il naso dinnanzi alla mancanza di tanti titoli PS5, ma c’è anche da considerare che siamo al primo vero anno di punta della console e che in divenire sono previsti tanti titoli altisonanti, quindi avrete virtualmente solo vantaggi con il passare del tempo. Il catalogo giochi in continuo aggiornamento e titolo gratis all’uscita sono pesanti aghi della bilancia se siete indecisi tra Essential ed Extra.

PlayStation Plus - Premium

Siamo ora all’ultimo dei tre piani d’abbonamento, nonché il più discusso. Oltre ai benefici - ovviamente - dell’Essential e dell’Extra, il Premium vanta di un nostalgico catalogo di giochi classici, una modalità di prova per i titoli in uscita e lo streaming nel cloud PlayStation. Ciò che ci serve per iniziare l’analisi di questa terza proposta è il costo, ossia di 119,99 euro, quindi 20 euro circa in più dell’Extra. Ciò che offre il servizio giustifica la spesa aggiuntiva? La madre di tutte le premesse mi impone di sottolineare che l’uso che fate della console solo voi potete tararlo, quindi sapete quanti giochi comprate durante l’anno, acquisti extra e tempo di svago. Date queste variabili, che al momento della mia analisi risultano essere soggettive, rimando a voi la riflessione.

Io, ad esempio, sono la classica persona che quei titoli importanti all’anno lo desidera spulciare a dovere e non disdegno anche un salto tra le opere più nostalgiche del settore. Secondo questo ragionamento, il Premium mi offre nel suo catalogo titoli come Dark Cloud, Dark Chronicles, Rogue Galaxy, Toy Story, Jack and Dexter ecc. Per soli 20 euro in più all’anno mi permette di attingere quindi a titoli che faticherei a riprendere nella loro versione datata, ma che non mancherei di amare ora con un pizzico di praticità. Apparentemente il Premium sembra essere un rifugio per nostalgici, tuttavia il catalogo offerto attinge a dei nomi che reputo impossibili da ignorare per un qualsiasi fruitore, anche occasionale. Non nego che me lo sarei aspettato un po’ più vasto, ma vale il discorso fatto in precedenza: sono servizi in costante aggiornamento, quindi sono fiducioso.

Analizzando ad oggi il buffet ludico proposto, la reputo buono e vale il prezzo del biglietto. La possibilità di provare i titoli in anteprima con Premium mi stuzzica non poco invece. Ormai dopo essermi fatto un’idea leggendo recensioni e opinioni, desidero comunque provare con mano per capire se la mia attenzione e i mei gusti combaciano con le metriche di qualità che mi sono state proposte. Dopo tutto sono acquisti importanti e il Premium dà una grossa mano in tal senso. Discorso a parte invece il giocare in streaming i titoli proposti. Sebbene di base sia uno strumento utile ai fini dello spazio su console, nonché grossa semplificazione della gestione degli sforzi della propria console, ritengo ci debba essere una conditio sine qua non per l’acquisto.

L’Italia, e altre aree del mondo, non hanno una copertura 100% adatta a far fruire la connessione ad alta velocità, e ci sono alcuni punti ciechi dove le infrastrutture ancora non sono performanti come dovrebbero. Di questo Sony non ha colpa, ma è mio dovere consigliarvi di fare dei test di connessione prima di sottoscrivere l’abbonamento Premium, così da godere a pieno dell’esperienza. Tirando le somme il Premium è un’aggiunta interessante all’Extra e desidera accontentare giocatori nostalgici e indecisi. Il consiglio è quello di sottoscrivere l’abbonamento se adorate i titoli mastodontici del passato e se avete una connessione medio-buona.