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a cura di Francesco Dellagiacoma

Dying Light 2 è il seguito diretto dell'opera di Techland del 2015, ambientata nella cosiddetta "dark age", un mondo in rovina, crollato non tramite un unico evento apocalittico, ma sgretolatosi assieme alle fondamenta della civiltà. L'anteprima che ci è stata mostrata a porte chiuse  all'E3 2018 di Los Angeles, ha messo in luce alcuni aspetti molto interessanti del nuovo Dying Light, uno dei titoli a "tema infetti" più apprezzati degli ultimi anni.

Il nuovo titolo di Techland è il promettente seguito di un gioco che aveva tra i suoi maggiori punti di forza la libertà d'azione e lo stupendo ciclo giorno/notte del mondo di gioco. Vasto, adrenalinico e divertente, Dying Light vanta una grande schiera di appassionati, che com'è giusto che sia, pretendono un seguito non solo all'altezza, ma anche superiore all'originale. La casa di sviluppo polacca (pare proprio che da quelle parti ci tengano ai videogiocatori) ha deciso di ascoltare i propri fan, impegnadosi a realizzare un secondo capitolo veramente interessante.

La missione svoltasi vedeva il protagonista impegnato nella conquista di una torre dell'acqua, mira delle ambizioni di una fazione nemica, che svolta la semplice equazione "chi controlla l'acqua, controlla la città" decide di impossessarsene, mettendosi contro ai Peacekeepers. 

dying light 2

La storia è scritta da Chris Avellone, la penna magica che ha contribuito a progetti del calibro di Pillars of Eternity, Planescape: Torment e Divinity: Original Sin 2. Sulla qualità narrativa quindi, non possiamo che restare più che tranquilli. Dal punto di vista del gameplay il gioco è impostato come una fantastica sandbox, che offre ai giocatori una miriade di possibilità. L'esperienza in prima persona permette di immergersi ulteriormente nell'ambiente, e le decisioni proposte al giocatore non influiscono solamente sul percorso che possiamo seguire, ma hanno un forte impatto sull'intera storia e addirittura sull'ambientazione stessa.

Scegliere se uccidere o meno un personaggio può cambiare radicalmente l'aspetto della città, nel nostro caso ad esempio, far cadere in mano la torre dell'acqua ai ribelli o ai Peacekeepers risulta una decisione complessa, dalle complesse conseguenze. Nel caso si scelga di supportare la seconda fazione, vedremo subito un miglioramento nella gestione della struttura, contrapposto però all'utilizzo del pugno di ferro per controllare la popolazione, popolazione che sarà decisamente più felice di vedere la torre in mano ai ribelli, sicuramente disorganizzati ma certo meno severi.

Gli svilupatori assicurano che ogni decisione avrà un vero sviluppo sulla città, un concept veramente fenomenale e totalmente inedito. Gli elementi che hanno portato al successo il primo capitolo, ovvero il parkour e il sistema di combattimento, sono stati ulteriormente rifiniti, diventando al contempo più fluidi e impegnativi. È presente una barra della stamina, che calerà (con velocità diversa) a seconda delle acrobazie  - e della loro complessità - eseguite dai giocatori. Puzzle ambientali sfideranno la mente dei giocatori, costringendoli a scoprire il percorso migliore per arrivare in un certo punto senza perdere tutta la propria energia.

Per quanto riguarda il combattimento, si è costretti ad un impegno maggiore, schivando, contrattaccando e studiando in maniera metodica i pattern d'attacco dei nemici. Quello che abbiamo potuto sperimentare con i nostri occhi - purtroppo - finisce qui, e la parte più interessante, il famoso ciclo giorno/notte non ci è stato mostrato. Gli sviluppatori hanno dichiarato che al calar del Sole la situazione cambia radicalmente, e chi ha giocato al primo capitolo saprà sicuramente di cosa stiamo parlando. Durante le ore notturne infatti, il mondo oscuro e in rovina di Dying Light viene assediato dagli infetti, creature dalle quali è meglio scappare molto velocemente, se non si vuole rischiare una brutta fine.

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Le novità per Dying Light 2 paiono risiedere quasi tutte nella complessa gestione dello scenario di gioco, scenario che se si rivelerà complesso e vivo come promesso dagli sviluppatori, potrebbe regalarci un'esperienza di gioco decisamente unica nel suo genere. Ogni azione avrà delle importanti conseguenze, e non vediamo l'ora di sperimentarle tutte con le nostre mani. Al momento il titolo è sprovvisto di una finestra di lancio, ma sarà disponibile per PlayStation 4Xbox One e PC.

Per non perdervi nemmeno un aggiornamento riguardo a Dying Light 2, e a tutti gli interessanti titoli messi in mostra durante l'E3 2018, continuate a seguirci.


Tom's Consiglia

Se un po' di cardio e degli infetti non vi spaventano, vi consigliamo di giocare il primo Dying Light.