Arkanoid Eternal Battle | Recensione

Arkanoid Eternal Battle tenta la strada dell'Arcade Battle Royal ma si rivela più un'operazione nostalgia al limite della sufficienza.

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a cura di Andrea Maiellano

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Battle Royale... due parole che, negli ultimi anni, sono state in grado di far ruotare gli occhi all'indietro a centinaia e centinaia di giocatori, per via di quanto siano state abusate dagli sviluppatori di tutto il mondo. Un fenomeno cominciato con il celebre PUBG, esploso con l'oramai famigerato Fortnite e che si è poi espanso, grazie alla sua formula tanto semplice quanto efficace, attraverso tutta una serie di produzioni che hanno cercato di cavalcare "l'onda del momento", per fare qualche soldo facile.

Negli ultimi anni, però, il filone dei Battle Royale, proprio in virtù del suo concept molto semplice, ha iniziato a contaminare anche altre tipologie di giochi, una fra tutti quella degli arcade game. Il tutto nacque con Tetris 99, un'esclusiva per Nintendo Switch che riuscì a proporre un'alternativa al genere in grado di sposarsi perfettamente con i giocatori poco avvezzi agli shooter e costantemente alla ricerca di esperienze mordi e fuggi da pochi minuti, e si espanse brevemente con i successivi Super Mario Bros. 35 e Pac-Man 99.

Un terzetto di titoli in grado di macinare rapidamente un considerevole numero di giocatori attivi e di far cominciare a sviluppare esperienze simili da proporre su piattaforme mobile e portatili. Arkanoid Eternal Battle è l'ultima di queste e, come avrete già capito dal titolo della nuova produzione ispirata all storica IP d Taito, ha deciso di scomodare nientemeno che il re degli arcade game.

Venticinque Vaus in cerca di gloria

A differenza di altri esponenti del genere, la nuova produzione targata Pastagames e Microids non si cimenta nel proporre qualcosa di realmente inedito, limitandosi a sfruttare molteplici aspetti già visti in altri Battle Royale di stampo Arcade, per provare a donare nuova linfa vitale a un titolo che ha già offerto tutto quello che aveva da offrire nel corso dei suoi 36 anni di vita. Arkanoid Eternal Battle, difatti, si presenta come una battaglia campale fra venticinque Vaus (il nome dell'astronave che si sposta orizzontalmente a fondo schermo), intente a distruggere blocchetti facendo rimbalzare le rispettive palline sui bordi, collezionando Power-Up e provando ad accumulare il maggior numero di punti possible.

Ora sarebbe il momento di parlarvi della gestione di suddetti potenziamenti e di come questi vadano a "danneggiare" gli altri giocatori in gara, come si è già visto con il feroce Tetris 99, e invece non lo farò, perché in Arkanoid Eternal Battle questo aspetto è pressoché inesistente e la graduatoria che, ineluttabilmente, decide chi deve abbandonare la sfida si basa, quasi, esclusivamente sul punteggio attuale dei vari partecipanti, i quali molto raramente capiranno cosa stiano facendo gli altri giocatori.

Nella manciata di giorni che ho speso assieme al gioco non ho mai compreso del tutto quando uno sfidante ha utilizzato un malus per complicarmi le cose, così come mi è ancora poco chiaro come venga gestita la classifica interna di ogni match. Quello che posso dirvi è che i server sono poco popolati (al punto che più passavano i giorni e meno giocatori erano connessi nello stesso momento) e che a meno che non proviate un amore viscerale per Arkanoid, o per Breakout, troverete ben pochi stimoli a voler continuare a giocare.

Sia lodata la nostalgia

Arkanoid Eternal Battle, però, non è solo un Battle Royale poco riuscito, e con attualmente una base molto bassa di giocatori attivi, ma si presenta anche come una sorta di remake pensato per giustificare il suo prezzo d'ingresso Il titolo, difatti, oltre alla già citata modalità online, propone anche una versione Classic, e una Neo, del gioco originale. La prima, come da pronostico, altro non è che Arkanoid in tutta la sua storica gloria. Un ammasso di pixel colorati, musichette ridondanti e velocità sempre più crescente per reimmergersi in quelle atmosfere fumose tipiche delle sale giochi del 1986.

La versione Neo, invece, si prodiga nell'offrire un nuova versione di Arkanoid, adornata di luci al neon e musica elettronica che tanto vanno di moda da un paio di anni a questa parte, composta da 45 livelli, un Final Boss piuttosto divertente da sfidare e quel mix di vecchio e nuovo in grado di donare una nuova, e convincente, veste a un classico intramontabile. Non si tratta ovviamente di un Game Breaker ma ho apprezzato l'impegno riposto dagli sviluppatori nel voler offrire qualcosa di inedito che giustifichi il prezzo di listino di Arkanoid Eternal Battle.

A chiudere l'offerta si palesa la solita modalità versus che sono sicuro non abbia bisogno di spiegazioni ulteriori. Anche in questo caso, però, ho apprezzato la volontà di offrire un multiplayer offline tramite split-screen fino a quattro giocatori. Merce più unica che rara in questo periodo storico.