Il progetto televisivo di Assassin's Creed ha finalmente preso forma con la definizione del team di sceneggiatori che darà vita alla versione seriale dell'iconica saga videoludica di Ubisoft. Netflix, che ha acquisito i diritti della trasposizione, sta lavorando attivamente allo sviluppo dello show, come confermato recentemente da Alain Tascan, responsabile della divisione Gaming della piattaforma di streaming. Nonostante manchino ancora dettagli sulla trama e sul cast, la composizione della writers' room, rivelata attraverso i documenti della Writers Guild of America, offre interessanti spunti sulla direzione creativa che prenderà questo ambizioso adattamento, previsto per la stagione televisiva 2025-2026.
La produzione ha scelto di affidarsi a una squadra di autori con background ed esperienze professionali diversificate, capace di apportare sensibilità narrative complementari. Al timone del progetto troviamo una doppia guida: Roberto Patino, già produttore esecutivo di "Westworld" e showrunner di "DMZ", affiancato da David M. Wiener, entrambi nel ruolo di executive producer e showrunner. La visione creativa sarà arricchita dal contributo di Claire Kiechel, co-executive producer con esperienza in produzioni di alto profilo come "Watchmen" di HBO e la recente serie "The Acolyte".
Jaquén Castellanos, sceneggiatore di "Good American Family" e "The Affair", si unisce al team in qualità di co-executive producer, mentre Sanaz Toossi, Emily St John Mandel (produttrice di "Station Eleven"), Sam Reynolds (già autore per "The Walking Dead: World Beyond"), Daniel Goldberg e Tom Hemmings completano il gruppo creativo come staff writers. Questa diversità di voci suggerisce l'intenzione di Netflix di esplorare l'universo di Assassin's Creed da molteplici prospettive narrative.
La saga di Assassin's Creed non è nuova alle trasposizioni live-action. Nel 2016, il film con Michael Fassbender tentò, con risultati controversi, di portare sul grande schermo l'eterna lotta tra Assassini e Templari. Quella pellicola, considerata canonica rispetto alla timeline dei videogiochi, rappresenta però un esperimento isolato rispetto alla nuova serie Netflix, che con ogni probabilità seguirà un percorso narrativo indipendente, sfruttando il ricco worldbuilding della saga senza necessariamente vincolarsi agli eventi già narrati.
Inizialmente, i piani di Netflix per l'universo di Assassin's Creed includevano anche lo sviluppo di una serie animata e di un anime. Tuttavia, al momento non ci sono conferme sulla prosecuzione di questi progetti collaterali, suggerendo una possibile strategia di concentrazione delle risorse creative sul solo adattamento live-action. La piattaforma sembra voler procedere con cautela, costruendo prima una solida base narrativa attraverso un team di scrittura esperto prima di svelare ulteriori dettagli sulla produzione.
Con un franchise che abbraccia diverse epoche storiche - dall'Antico Egitto all'Italia rinascimentale, dalla Rivoluzione Americana alla Londra vittoriana - le possibilità narrative per la serie sono praticamente infinite. Il format seriale potrebbe rivelarsi il medium ideale per esplorare la profondità dell'universo creato da Ubisoft, superando i limiti strutturali che hanno condizionato l'adattamento cinematografico. La sfida per il team di sceneggiatori sarà trovare il giusto equilibrio tra fedeltà all'essenza del materiale originale e necessità di reinventarlo per un pubblico più ampio.