Blizzard: più sviluppatori e più giochi, non solo mobile

Blizzard ha subito varie critiche lo scorso anno ma ora afferma di essere completamente dedita allo sviluppo di giochi non solo mobile.

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a cura di Nicola Armondi

Verso la fine del 2018 abbiamo scoperto che la situazione di Blizzard non era delle migliori. La compagnia si è fusa con Activision anni fa, ma ha sempre agito in libertà. Nel corso del 2018, però, la casa madre di Call of Duty ha spinto affinché la produzione di giochi aumentasse, sia in termini di quantità che di velocità. Inoltre, a causa del mancato raggiungimento di alcuni traguardi economici, Activision Blizzard ha deciso di licenziare circa 800 dipendenti: per quanto i tagli riguardasse per lo più aree esterne al lato di sviluppo, la situazione non poteva dirsi positiva.

Ora, tramite una recente riunione finanziaria con gli investitori e gli analisti, il presidente di Blizzard J. Allen Brack si è concentrato su quei dettagli che impensieriscono i fan dello studio nell'ultimo periodo. Brack ha affermato che, a differenza di quel che tutti credono, la compagnia sta lavorando su dei giochi per PC e console, oltre che a un paio di opere per mobile. Queste ultime sono state fortemente criticate, visto che non fanno parte del DNA di Blizzard. Come sappiamo, però, opere come Diablo Immortal sono un'ottima fonte di guadagno, sopratutto in Oriente, e negli ultimi anni sono divenute una priorità per le grandi compagnie.

"Si tratta di un argomento molto importante per tutti, e lo ancora di più per me, in particolare. Ho detto più volte che la produzione di Blizzard è più grande e ricca che mai. Include anche prodotti per PC e console. Ci sono contenuti per World of Warcraft, Overwatch, Hearthstone e un paio di titoli per mobile. È estremamente importante che tutti questi prodotti raggiungano lo standard qualitativo per il quale è famosa Blizzard. Vogliamo dare ai team lo spazio per creare dei giochi eccellenti."

Inoltre, è stato dichiarato che il numero di sviluppatori è aumentato nell'ultimo quarto (probabilmente, tra gennaio e marzo 2019). Pare quindi che i buoni propositi ci siano tutti. Speriamo che la compagnia sappia dimostrare tutto il proprio valore, ancora una volta.