Brain Training fasullo, i giochi non allenano la mente

Un nuovo studio dell'Università della Florida sostiene che i videogiochi non migliorino le abilità cognitive. Le ricerche precedenti sarebbero viziate da alcuni difetti metodologici, soprattutto nella scelta dei partecipanti ai test. Il consiglio dei ricercatori è di giocare per divertirsi e non per allenare il cervello.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

I ricercatori della Florida State University sono giunti alla conclusione che i videogiochi non aumentano le capacità cognitive. Il nuovo studio scredita così le ricerche precedenti, che avevano individuato in alcuni videogame (come Call of Duty 2) uno strumento per migliorare i tempi di risposta dei processi decisionali, una cosa che non succedeva con altri giochi come The Sims 2.

Questa ennesima ricerca si allinea su toni più negativi, come quella della Brigham Young University, che accusa i videogiochi di impoverire le relazioni sociali delle persone. Senza considerare i "nuovi" risultati ottenuti dall'Università del Missouri, che additano i videogame violenti come responsabili dei comportamenti aggressivi nelle persone

Walter Boot, a destra, insiema a Daniel Blakely, uno dei collaboratori di questo studio

Secondo Walter Boot, assistente alla cattedra di psicologia della Florida State University, i videogiochi non riescono ad alterare in alcun modo le abilità cognitive. Il suo team è giunto a questa conclusione dopo aver condotto numerosi test, nei quali non si sono riscontrati i presunti benefici millantati da altre ricerche.

L'ipotesi dei ricercatori è che gli altri studi relativi a questo particolare aspetto "educativo" dei videogiochi siano viziati da difetti metodologici perchè confronterebbero le abilità dei giocatori frequenti rispetto a quelle dei non giocatori.

"Nonostante tutto l'hype che suscita l'argomento, in realtà ci sono poche prove concrete che i videogiochi migliorino le capacità cognitive", dichiara Boot. "L'idea che questo tipo d'intrattenimento potesse provocare un aumento di queste abilità era entusiasmante, perché rappresentava uno dei pochi casi in cui si riusciva ad allenare questo tipo di capacità cognitive senza attivarle direttamente. Tuttavia non abbiamo trovato benefici in questa sorta di allenamento tramite i videogiochi".

Cosa ne sarà del Dr. Kawashima, noto per la fortunata serie Brain Training? - Clicca per ingrandire

Il consiglio, dei ricercatori è di giocare ai videogame per divertimento e non per migliorare la reattività cerebrale. Se non altro, almeno le conclusioni questa volta sembrano particolarmente sensate.

In sostanza, possiamo pure mettere via il Brain Training, come ipotizzato già l'anno scorso da una ricerca della BBC, e ricominciare a giocare con titoli più coinvolgenti. Il nostro cervello non noterà la differenza e si divertirà di più.