Il franchise di Call of Duty si prepara a compiere un salto nel vuoto narrativo con il capitolo previsto per il 2027, stando alle indiscrezioni che circolano negli ambienti più informati dell'industria videoludica. Il titolo in sviluppo presso Sledgehammer Games rappresenterebbe una rottura completa con la tradizione consolidata della serie, abbandonando qualsiasi legame con le sotto-serie storiche che hanno caratterizzato il brand negli ultimi anni. Si tratterebbe di un azzardo considerevole per un marchio che ha costruito la propria fortuna alternando capitoli legati a Black Ops, Modern Warfare e altre saghe interconnesse.
L'ambientazione temporale scelta dagli sviluppatori colloca l'azione tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio, un periodo storico relativamente inesplorato dalla serie. Questo significa che i giocatori non incontreranno personaggi familiari né ritroveranno riferimenti alle storyline già conosciute, in quello che potrebbe configurarsi come un vero e proprio reboot creativo del franchise. Per il pubblico italiano, abituato a saghe videoludiche che spesso riciclano personaggi e ambientazioni, questo approccio potrebbe risultare tanto rischioso quanto potenzialmente rinfrescante.
Le informazioni provengono da Ghost of Hope, leaker particolarmente attivo in questi giorni e già al centro di polemiche per alcune rivelazioni sul Call of Duty del 2026 che hanno scatenato persino una risposta indiretta da parte di Infinity Ward. La credibilità delle sue fonti è quindi al centro di un dibattito acceso nella community, anche se va sottolineato che in passato alcune delle sue anticipazioni si sono rivelate accurate.
Sul fronte del gameplay, emergono dettagli tecnici interessanti che delineano un'esperienza ibrida tra innovazione e ritorno alle origini. Il sistema Omnimoviment dovrebbe essere presente, ma verrebbe privato dello sprint tattico, una scelta che suggerisce un bilanciamento diverso della mobilità dei personaggi rispetto agli ultimi capitoli. Questa modifica potrebbe rallentare leggermente il ritmo frenetico che ha caratterizzato i titoli più recenti della serie.
Particolarmente significativo per i veterani della saga è il possibile ritorno del sistema Pick 10, un meccanismo di personalizzazione che ha fatto la fortuna di alcuni capitoli precedenti permettendo ai giocatori di distribuire liberamente dieci slot tra armi, equipaggiamenti e vantaggi. Anche la modalità Gun Game, conosciuta come "Get High" in alcune versioni, potrebbe fare ritorno, offrendo un'opzione multiplayer già collaudata e apprezzata dalla community.
Una nota dolente per molti appassionati riguarda l'assenza prevista della modalità Zombies, diventata negli anni un pilastro dell'offerta di Call of Duty e particolarmente amata da una fetta consistente della base giocatori. Questa esclusione potrebbe indicare una volontà degli sviluppatori di concentrare le risorse sulla campagna principale e sul multiplayer tradizionale, oppure semplicemente riflettere una scelta narrativa incompatibile con l'ambientazione realistica del periodo storico scelto.
Va ricordato che si tratta di indiscrezioni non confermate ufficialmente da Activision o dagli studi di sviluppo coinvolti. Il 2027 è ancora lontano e molti dettagli potrebbero cambiare durante il lungo processo di sviluppo. Tuttavia, l'idea di un Call of Duty completamente slegato dalle continuità narrative esistenti rappresenta un esperimento intrigante per una serie che da anni bilancia innovazione e tradizione con risultati alterni.