La battaglia per la supremazia nel mondo degli sparatutto militari si sta intensificando, con numeri che raccontano una storia sorprendente ma potenzialmente ingannevole. I dati relativi alle prevendite su Steam mostrano un divario enorme tra i due titani del genere: mentre Call of Duty: Black Ops 7 languisce con meno di 200.000 copie vendute in preordine a 18 giorni dal lancio, Battlefield 6 aveva già superato quota un milione nello stesso arco temporale. Ancor più eclatante il confronto sulle wishlist della piattaforma Valve, dove il nuovo capitolo di Battlefield ha toccato la terza posizione, mentre Black Ops 7 arranca al 173esimo posto.
Tuttavia, limitarsi a questi dati per decretare un vincitore sarebbe come giudicare un iceberg dalla sua punta visibile. La realtà del mercato videoludico contemporaneo è molto più stratificata di quanto i numeri di Steam possano suggerire. Vic Bassey di Video Game Insights mette in guardia dall'interpretare questi indicatori in modo troppo letterale, paragonando Call of Duty a FIFA: entrambi sono franchise annuali talmente consolidati che i giocatori abituali tendono semplicemente ad acquistarli senza bisogno di aggiungerli alle liste dei desideri.
La frammentazione delle piattaforme di distribuzione digitale rappresenta un ulteriore elemento di complessità nell'analisi. Call of Duty dispone di un launcher proprietario su PC, il che significa che una fetta consistente delle vendite rimane invisibile alle statistiche pubbliche. A questo si aggiunge il fattore PC Game Pass, dove Black Ops 7 sarà disponibile dal primo giorno, offrendo ai giocatori un'alternativa all'acquisto diretto nonostante il recente aumento di prezzo del servizio Microsoft.
Rhys Elliott di Alinea Analytics fornisce un quadro ancora più articolato della situazione. Secondo le sue analisi, Battlefield 6 ha già superato le 10 milioni di copie vendute su tutte le piattaforme, conquistando in modo particolare il pubblico PC. Eppure, avverte, questa impressionante performance potrebbe non bastare a scalfire il dominio complessivo di Call of Duty, almeno non quest'anno. Il motivo risiede nella natura stessa dei due franchise: mentre Battlefield ha sempre trovato la sua audience principale tra i giocatori PC, Call of Duty rappresenta una potenza multipiattaforma con una base di vendite che si estende ben oltre Steam.
Il momento favorevole di Battlefield 6 si spiega in parte come effetto rimbalzo dopo la delusione di Battlefield 2042. La serie sta godendo di un'enorme quantità di credibilità ritrovata presso la comunità, mentre Black Ops 7 affronta quello che Elliott definisce "un problema di percezione", legato alla ripetitività della serie e a una presunta eccessiva attenzione verso cosmetici in stile Fortnite. Ma tradurre questa percezione in previsioni di vendita concrete è tutt'altro che semplice.
La forza di Call of Duty risiede in un ecosistema globale radicato che abbraccia console e PC, includendo una vastissima platea di giocatori occasionali che acquistano il titolo annuale per abitudine e fedeltà al marchio. La sua base di utenti casual supera di gran lunga quella di Battlefield, e l'integrazione con Warzone garantisce che milioni di giocatori siano costantemente esposti a marketing, promozioni in-game e collegamenti social che convertono l'attenzione in acquisti concreti. Anche se Black Ops 7 potrebbe apparire meno entusiasmante agli occhi degli appassionati e della stampa specializzata, la portata dell'ecosistema Call of Duty assicura comunque volumi di vendita massicci al momento del lancio.
Guardando al futuro, Elliott intravede la possibilità che Battlefield possa trasformarsi in una minaccia concreta per il predominio di Call of Duty. Gli aggiornamenti previsti, tra cui una modalità battle royale e il Battlefield Portal orientato ai contenuti generati dagli utenti, potrebbero catturare l'attenzione della generazione TikTok e degli streamer. Se EA riuscirà a mantenere il ritmo della roadmap annunciata, a sostenere lo slancio durante una stagione affollata di sparatutto e a implementare una battle royale che conservi l'identità di Battlefield senza scimmiottare Apex Legends con i carri armati, potremmo assistere nei prossimi anni alla nascita di una vera competizione per Call of Duty.
Nel frattempo, i dati di Video Game Insights rivelano che il franchise Call of Duty nel suo complesso vanta circa il doppio dei follower rispetto a Battlefield 6 su Steam, con circa 658.000 utenti. Un dettaglio che ricorda come, al di là delle classifiche di preordini e wishlist, la guerra per la supremazia nel genere degli sparatutto militari si combatta su molteplici fronti, dove i numeri visibili rappresentano solo una parte della complessa equazione di mercato.