City Tales Medieval Era, distretto dopo distretto | Provato

L'intrigante City Tales Medieval Era è finalmente disponibile in accesso anticipato: ecco le nostre prime impressioni sul gioco!

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a cura di Giacomo Todeschini

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Se seguite le nostre pagine avrete sicuramente già sentito il nome di City Tales Medieval Era. Di questo peculiare city builder dello studio francese Irregular Shapes abbiamo infatti già parlato in più occasioni, provandolo anche in esclusiva italiana poco dopo il suo annuncio.

Dopo anteprime e interviste è però finalmente giunta l’ora di fare sul serio, dato che City Tales è sbarcato oggi in early access su Steam. Un appuntamento che non potevamo ovviamente perderci e di cui, dopo diverse ore in compagnia del gioco, siamo finalmente pronti a parlarvi.

Una strada tracciata

Come accennato poco fa, City Tales Medieval Era è stato rilasciato oggi in accesso anticipato, con l’opera di Irregular Shapes che si aggiornerà regolarmente nel corso dei prossimi mesi. L’idea dello studio francese è in particolare quella di rilasciare un grosso update con nuove funzionalità ogni circa due mesi, per arrivare poi al lancio della versione completa del titolo entro la fine dell’anno. Un piano serrato e già ben definito, che potrebbe però ovviamente variare in base a quello che sarà il feedback dei giocatori.

Per ora ci possiamo aspettare di vedere verso luglio un grosso aggiornamento che permetterà di creare distaccamenti urbani anche lontani dal centro città, mentre il secondo e terzo major update si concentreranno rispettivamente sulle meraviglie e sul castello. Il tutto arricchito anche da nuove mappe, modalità di gioco, miglioramenti all’UI e così via.

Non fatevi in ogni caso ingannare da tutte queste cose che arriveranno nel corso del tempo e dalla natura in accesso anticipato del gioco: City Tales Medieval Era ha infatti già da ora abbastanza da offrire anche in questa sua versione incompleta.

La nascita di una città

Due sono in particolare le modalità nelle quali potremmo immergerci fin da ora nel titolo. La prima, Settler, ci permette di vivere City Tales esattamente come Irregular Shapes l’ha pensato, mentre la seconda, Bard, è pensata per chi è alla ricerca di un’esperienza meno pressante e più rilassata. In entrambe sarà in ogni caso necessario rimboccarsi le maniche e dare vita a una nuova città, capace di attirare sempre più cittadini e di proporre una florida economia.

Per farlo dovremmo sfruttare la principale caratteristica del titolo, ossia i distretti. In City Tales Medieval Era non si posiziona infatti un edificio per volta, ma bisogna anzi delimitare una zona del terreno e creare un piccolo gruppo di edifici tutto insieme. All’interno dei distretti potremmo poi andare a posizionare taverne, scuole, chiese e quant’altro, oltre che ovviamente le abitazioni dei vari abitanti. Gli edifici all’interno dei vari distretti come il mercato o il teatro andranno poi a influenzare positivamente quelli adiacenti, dando vita a una sorta di tetris durante la creazione dei vari agglomerati urbani.

Una meccanica sicuramente interessante e che alla prova dei fatti funziona tutto sommato bene. Vedere la propria città crescere minuto dopo minuto in modo ordinato è difatti appagante, soprattutto quando ci si allontana con lo zoom e si osserva il tutto dall’alto. L’unico appunto che ci sentiamo di fare a riguardo, ma che ci è già stato promesso verrà risolto a breve durante la nostra chiacchierata con il fondatore dello studio francese, è che non è attualmente possibile selezionare in quale slot esatto del distretto posizionare un determinato edificio. Un qualcosa che ha solamente fini estetici, certo, ma che risulta comunque importante in un city builder dove anche l’occhio vuole la sua parte.

Una seconda meccanica su cui City Tales Medieval Era punta particolarmente sono poi i compagni, ossia degli NPC che hanno un duplice ruolo nell’economia di gioco. Da una parte ci aiutano infatti ad efficientare le costruzioni produttive, quali cave, segherie e quant’altro, mentre dall’altra rappresentano la parte narrativa del gioco. Di tanto in tanto ci proporranno infatti degli obiettivi specifici, raccontandoci anche qualcosa di più su di loro e il mondo di gioco.

Al netto di queste due notevoli meccaniche, City Tales Medieval Era è dotato di meccaniche da city builder tutto sommato tradizionali, che si concentrano soprattutto sulla creazione di catene del valore. Dall’albero si possono ottenere ad esempio tronchi, che possono essere a loro volta lavorati per avere delle aste di legno da usare poi per innalzare edifici. Un qualcosa di lineare che si sposa decisamente bene con la crescita organica della nostra città.

L'importanza della bellezza

Come avrete avuto modo di ammirare nelle immagini a corredo di questa recensione, City Tales può vantare anche un aspetto stilistico di grande impatto, che attrae con colori accessi e vivaci. Questo stile, che ricorda sicuramente quello dello studio Ghibli, si rivela essere un quid non indifferente, dato che ci è capitato ben più di una volta durante il nostro provato di fermarci ad ammirare la nostra creazione nella sua interezza.

Irregular Shapes ha poi riempito i vari edifici di dettagli pronti a essere ammirati, con tanto di animazioni dei cittadini per rendere il tutto più vivo. Proprio la natura più rilassata del gioco si sposa alla grande con il poter ammirare l’evoluzione del proprio operato minuto dopo minuto, come un pittore che contempla la propria tela tra una pennellata e l’altra.

City Tales Medieval Era: in conclusione

Sebbene City Tales Medieval Era sia ancora in early access, è fin da ora evidente come la peculiare visione dei city builder dello studio francese Irregular Shapes sia particolarmente convincente. La meccanica dei distretti è infatti sicuramente interessante e ben implementata, con lo stile rilassato del tutto che riesce a rendere l’esperienza di gioco ancor più piacevole da vivere. Manca indubbiamente ancora qualcosa sul piano contenutistico, ma la strada tracciata è sicuramente buona e noi non vediamo l’ora di scoprire come si evolverà il titolo nei prossimi mesi.

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