Coronavirus: nessun ritardo, ma i giochi subiranno dei tagli secondo Schreier

Jaso Schreier, ex editore di Kotaku, ha espresso le sue opinioni riguardo alla situazione corrente legata all'impatto del coronavirus sui videogiochi.

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a cura di Mattia D'Elia

Nonostante la situazione globale del coronavirus stia lentamente migliorando giorno dopo giorno, l'impatto che la pandemia ha avuto sull'economia mondiale finora si protrarrà per un periodo di tempo molto lungo, bloccando buona parte della produzione industriale e non solo. In particolare, in ambito videogiochi, abbiamo assistito al rinvio di diversi titoli in uscita nei prossimi mesi, come The Last of Us Part 2 o l'ultimo arrivato Death Stranding per PC, molti dei quali dovuti alle restrizioni dello smart working da casa: se volete saperne di più, al seguente link troverete una lista aggiornata di tutti i giochi in ritardo o rimandati finora.

Sulla questione "videogiochi e coronavirus", dunque, è giunto l'ex membro di Kotaku, Jason Schreier, che nel frattempo ha iniziato a collaborare con altre grandi testate giornalistiche internazionali. In un suo articolo pubblicato sul New York Times nelle scorse ore, Schreier ha discorso sul possibile rinvio di PS5 e Xbox Series X, dovuto ad una scarsa produzione di componenti hardware, per poi passare ad altri titoli come il nuovo Call of Duty atteso per il 2020, il prossimo Assassin's Creed e altri titoli in uscita in futuro.

Secondo le informazioni di Schreier, il nuovo Call of Duty non subirà ritardi sulla tabella di marcia, per cui il titolo arriverà sul mercato in tardo autunno come al solito, e per di più sarà uno spin-off collegato alla saga di Black Ops, affermando che il capitolo si chiamerà Call of Duty: Vietnam, confermando anche l'ambientazione del nuovo capitolo. Inoltre, stando alle fonti anonime dell'editore, alcuni sviluppatori, pur di rimanere in linea con la data di rilascio prefissata, stanno tagliando alcuni livelli e contenuti, anzichè rinviare i giochi offrendo però un prodotto completo, e nel frattempo per continuare lo sviluppo si stanno affidando alla manodopera di team di sviluppatori in Cina e in India.

La situazione nel mercato di videogiochi, quindi, è ancora piuttosto altalenante a causa delle limitazioni derivate dal coronavirus: da un lato abbiamo le vendite aumentate in modo significativo, dall'altra invece la possibilità che i nuovi giochi in arrivo sul mercato siano letteralmente incompleti. Ci auguriamo che la produzione e lo sviluppo dei prossimi titoli riprenda regolarmente, altrimenti molti fan potrebbero rimanere più che delusi a causa delle decisioni dei team di sviluppo. Voi cosa ne pensate di tutta la faccenda? C'è qualche titolo di cui avete timore che venga rilasciato senza essere stato ultimato?

In attesa della nuova data d'uscita, potete effettuare il preordine di The Last of Us Part 2 dal seguente link.