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a cura di Yuri Polverino

Siamo stati tra i primi al mondo ad assistere alla presentazione a porte chiuse di Cyberpunk 2077. Più precisamente i secondi, preceduti solo da un'altra delegazione di giornalisti internazionali. Dire che il nuovo gioco dei ragazzi di CD Projeckt, gli autori di quel capolavoro che porta il nome di The Witcher 3, sia uno dei più attesi dell'intera kermesse losangelina è un eufemismo. Cyberpunk 2077 è uno dei giochi più attesi degli ultimi anni: ambientato nello stesso universo narrativo di uno storico gioco di ruolo da tavolo, promette di portare il giocatore in un mondo caratterizzato da tecnologia invadente e luci al neon, all'interno di uno dei contesti di fantascienza più amati di sempre. Il Cyberpunk, appunto.

Il 12 giugno alle ore 12:00 ci siamo dunque recati presso la meeting room di CD Projekt ad E3 2018 e, accolti dall'entusiasmo di alcuni membri della software house, ci siamo accomodati per goderci un'ora abbondante di presentazione. Se leggendo queste prime di righe sentite un filo d'ansia è normale: la curiosità di scoprire se Cyberpunk 2077 sia in grado di tener fede alle aspettative è opprimente e anche noi abbiamo vissuto le stesse sensazioni. Fatto un bel respiro, però, ci siamo goduti una sequenza di gameplay molto lunga e, almeno in parte, esplicativa di quella che sarà la natura del progetto.

Benvenuti a Night City, la peggior città d'America

V, questo il nome del protagonista, è un mercenario ambizioso e disposto a tutto per emergere da una condizione sociale che lo obbliga a vivere nei sobborghi di una città che sta lentamente inghiottendo l'umanità delle persone. Qui la tecnologia non è più un valore aggiunto, piuttosto è il mezzo che ha portato la società al degrado, ibridando carne e sintetico e riducendo la giornata ad una continua lotta per la sopravvivenza. Cyberpunk 2077 vi permetterà di personalizzare ogni centimentro del protagonista: dal sesso, ai capelli, ai tratti somatici, finendo con gli attributi che ne determinano il carattere e la backstory che influenzerà il rapporto con gli altri personaggi e il mondo di gioco.

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Cyberpunk è un GDR con una forte componente shooter; Cyberpunk 2077 è in prima persona. La prima notizia sconvolgente arriva dopo pochi istanti di gameplay: la visuale sarà dunque in soggettiva e, al contrario d'ogni aspettativa, questo è soltanto uno degli aspetti che ci ha inizialmente spiazzato. Come detto poc'anzi, in Cyberpunk si spara tanto, tantissimo. Nei primi minuti di demo abbiamo assistito ad un paio di scontri a fuoco che sembravano estrapolati da uno shooter qualsiasi, arricchiti addirittura da una sorta di bullet-time che si ottiene inalando una determinata sostanza. Se iniziate ad essere dubbiosi, facciamo un passo indietro. Nella nuova opera di CD Projekt c'è tanta passione e la si può notare in ogni angolo di Night City. Il setting, l'art design e tutto quello che circonda V è semplicemente fantastico ed ispirato. Ogni elemento è al posto giusto, ogni neon si accende o si spegne come dovrebbe fare e anche i dettagli più insignificanti contribuiscono a creare un quadro ammaliante, soprattutto la prima volta che avrete l'opportunità di fare i vostri primi passi a Night City.

La porzione di gameplay continua poi a raccontarci come quest'intensa avventura digitale e "borderline" punti ad entrare nel cuore dei giocatori. In quanto GDR, 2077 decide di proporre tutti gli elementi canonici del genere: quest (primarie e secondarie), rapporti con gli NPC, crescita e sviluppo del personaggio e del suo equipaggiamento, esplorazione. Andando con ordine, la gestione delle varie missioni sembra piuttosto classica, e passa mediante i dialoghi con i vari personaggi. Gli upgrade di V invece hanno una natura decisamente più cyberpunk, e avvengono tramite innesti cutanei o rivisitazioni di alcuni parti del corpo del protagonista. In una parte di gameplay, V estrae addirittura degli artigli meccanici dalle braccia per arrampicarsi su un muro e cogliere di sorpresa gli avversari, scegliendo un approccio stealth e traffiggendoli da dietro. Non è ancora chiaro quale sarà la vera impronta del gioco, ma ci è parso di capire che lo shooting sarà una delle colonne portanti, nonché quella in cui troveranno sfogo i vari miglioramenti di V, anche se nel corso di alcuni scontri a fuoco l'IA non ci è parsa granché sveglia, ma parliamo ancora di una build molto preliminare del titolo, quindi è lecito aspettarsi grosse migliorie. Girovagare per Night City invece sarà possibile in due modi, a piedi o a bordo di vari mezzi. In questo caso la visuale può passare "in terza persona", regalando così un'immagine completa del veicolo che state utilizzando e facilitando il sistema di guida.

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L'handsoff si conclude poco dopo una sparatoria molto concitata, rimandando l'appuntamento a data da destinarsi. Tirare le somme di quanto visto non è semplice: la demo ha mostrato a grandi linee quello che è il carattere del titolo, lasciando però molto all'immaginazione e alla speculazione. Quello che abbiamo visto non ci fa gridare al miracolo e non lascia intravedere alcun tipo di evoluzione o rivoluzione del genere. Se questo sia un peccato o meno, sta a voi deciderlo e tutto dipende probabilmente dalle aspettative che avevato sviluppato nei confronti di un gioco che era a dir poco atteso. Un'analisi critica e puntuale non può che affermare che Cyberpunk si presenta come un GDR-Shooter certamente ambizioso, sicuramente rifinito ma al contempo lontano dall'essere -almeno per quello che abbiamo visto- rivoluzionario. I ragazzi di CD Projekt sembra che abbiano concentrato tutti gli sforzi nel creare e rendere vivo un setting che ha personalità da vendere, permettendoci di viverlo tramite un gameplay abbastanza classico o comunque ampiamente ispirato ad altre produzioni simili e, per questo, un po' sotto quelle che erano le nostre aspettative.

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Lo sviluppo però è ancora in fase preliminare, quindi non è da escludere che tutte le potenzialità tecniche e strutturali intraviste in questa demo non trovino effettivo riscontro nel prossimo futuro. Nel frattempo non possiamo che aspettare, continuando a seguire da vicino una di quelle opere videoludiche che trasudano carisma e voglia di stupire. Il trailer in conferenza Microsoft e questo first look riservato alla stampa è però solo l'inizio di un percorso che speriamo porti V a diventare il protagonista di una storia indimenticabile, raccontata in modo unico e trainata da un gameplay che possa incidere in tutti noi un segno indelebile, come la sensazione di curiosità e smarrimento che si prova guardando attraverso gli occhi digitali i vicoli trasandati -ma incredibilmente affascinanti- di Night City.


Tom's Consiglia

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