La strategia di Electronic Arts subisce un nuovo scossone con l'improvvisa cancellazione del progetto dedicato a Black Panther, l'ennesima vittima della riorganizzazione aziendale che sta ridisegnando il panorama produttivo del colosso videoludico.
La notizia, rivelata in un'email interna firmata dalla presidente di EA Entertainment Laura Miele, segna non solo l'abbandono del titolo Marvel ma anche la chiusura dello studio Cliffhanger Games, fondato appena nel 2021 proprio per sviluppare questa nuova proprietà intellettuale. Questo nuovo giro di licenziamenti arriva a distanza di un solo mese dal taglio di 300-400 posti di lavoro che aveva già colpito Respawn Entertainment e altri team, evidenziando una strategia aziendale sempre più focalizzata su pochi franchise di successo.
L'email di Miele, indirizzata ai dipendenti, ha giustificato la decisione come necessaria per "affinare il nostro focus e dirigere la nostra energia creativa verso le opportunità di crescita più significative". Sebbene il numero esatto dei licenziamenti non sia stato rivelato, fonti interne parlano di un impatto inferiore rispetto all'ondata di tagli avvenuta ad aprile. La dirigente ha anche sottolineato l'impegno dell'azienda nel supportare i dipendenti colpiti, cercando di ricollocarli all'interno dei team EA ancora operativi.
La strategia futura di Electronic Arts si concentrerà su quattro franchise principali: Battlefield, The Sims, Skate e Apex Legends. Una riduzione drastica dell'ampio portafoglio titoli che ha caratterizzato la storia dell'editore, ma che riflette la volontà di consolidare le risorse su prodotti dal ritorno economico più sicuro. Nonostante questa contrazione, alcuni progetti in fase avanzata di sviluppo continueranno il loro percorso: il gioco di Iron Man presso Motive Studio, il prossimo capitolo della serie Star Wars: Jedi di Respawn Entertainment e il nuovo Mass Effect in lavorazione presso BioWare.
Il gioco di Black Panther, annunciato ufficialmente nel 2023, avrebbe dovuto essere un'avventura single-player ambientata in un mondo aperto. Faceva parte di un accordo più ampio tra EA e Marvel che prevedeva tre titoli, tra cui quello su Iron Man ancora in sviluppo e un terzo progetto non ancora rivelato. La cancellazione si allinea con la dichiarazione rilasciata da EA nel 2024, nella quale l'azienda affermava di volersi "allontanare dallo sviluppo di future IP su licenza che non riteniamo possano avere successo nel nostro settore in evoluzione".
Nonostante i ripetuti tagli, un dato interessante emerge dai report finanziari: a marzo 2025, EA risulta avere circa 800 dipendenti in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo apparente paradosso si spiega con l'efficacia del programma di ricollocamento interno dell'azienda, che è riuscito a riassegnare molti sviluppatori a nuovi ruoli all'interno della compagnia, mitigando parzialmente l'impatto dei licenziamenti.
Il caso di Black Panther e Cliffhanger Games si inserisce in un contesto industriale più ampio, caratterizzato da una crisi sistemica che ha visto migliaia di professionisti perdere il lavoro negli ultimi anni. La ciclicità di questi annunci ha ormai raggiunto un punto tale da generare una sorta di assuefazione mediatica, nonostante rappresenti un dramma personale e professionale per molti sviluppatori di talento.
Se da un lato i dati mostrano un rallentamento dei licenziamenti nel 2025 rispetto agli anni precedenti, dall'altro il settore continua a mostrare segni di instabilità strutturale. La strategia di concentrazione su pochi franchise di successo, abbandonando progetti innovativi o rischiosi, solleva interrogativi sul futuro creativo del settore e sulla sua capacità di rinnovarsi. Il caso di Black Panther, titolo basato su una proprietà intellettuale di grande successo globale, dimostra come anche progetti potenzialmente redditizi non siano immuni dalle logiche di ottimizzazione finanziaria che dominano le decisioni dei grandi publisher.