La tempesta di licenziamenti che ha investito Electronic Arts sembra non volersi placare. Dopo aver cancellato il promettente progetto di Black Panther e chiuso Cliffhanger Games, il colosso dei videogiochi potrebbe essere pronto a sferrare un nuovo colpo, questa volta contro uno studio storico del panorama videoludico.
Secondo l'insider Extas1s, noto per l'affidabilità delle sue anticipazioni, EA starebbe pianificando il licenziamento di almeno 400 dipendenti e la chiusura definitiva del quartier generale di Codemasters. Un ridimensionamento drastico che seguirebbe i già pesanti tagli effettuati nelle scorse settimane, con i pochi sviluppatori sopravvissuti che verrebbero ricollocati in un team dedicato alla serie F1 di EA Sports e a un nuovo capitolo di Need for Speed attualmente in fase di sviluppo.
Parlare di Codemasters significa raccontare un pezzo di storia dell'industria videoludica. Nato negli anni '80 e inizialmente conosciuto per i suoi titoli a basso costo per i sistemi a 8 bit, lo studio britannico ha saputo reinventarsi nel tempo, specializzandosi nei giochi di corsa che ne hanno definito l'identità degli ultimi decenni. La casa di sviluppo si è distinta particolarmente nel genere rally con la celebre serie DiRT, prima di ottenere le prestigiose licenze ufficiali della Formula 1 e del Campionato Mondiale Rally (WRC).
L'acquisizione da parte di Electronic Arts sembrava aver garantito un futuro solido allo studio, ma i recenti sviluppi raccontano una storia ben diversa. Dopo l'annuncio della rinuncia alla licenza WRC, tornata nelle mani di NACON, Codemasters era stato indirizzato esclusivamente verso la produzione dei giochi di Formula 1, con EA Sports F1 25 (acquistabile su Amazon) recentemente lanciato sul mercato.
La notizia della potenziale chiusura totale dello studio getta quindi un'ombra cupa non solo sul futuro dei suoi dipendenti, ma anche su quello delle serie videoludiche che hanno fatto la storia del genere racing. EA Sports F1 25 potrebbe quindi rappresentare l'ultimo titolo firmato Codemasters, segnando la fine di un'era per gli appassionati di simulazioni di guida di alta qualità.
È importante sottolineare che al momento non esistono dichiarazioni ufficiali da parte di Electronic Arts riguardo questa drastica ristrutturazione. Le informazioni provengono da fonti vicine all'azienda e, per quanto considerate attendibili, richiedono la dovuta cautela fino a quando non ci saranno comunicazioni dirette da parte della compagnia. La comunità videoludica resta quindi in attesa di conferme o smentite su quello che potrebbe rappresentare l'ennesimo capitolo doloroso nella recente ondata di licenziamenti che sta colpendo l'industria.
Qualora le indiscrezioni dovessero trovare conferma, si tratterebbe dell'ennesimo caso di uno studio storico sacrificato sull'altare delle logiche di profitto, in un settore che sembra sempre più disposto a rinunciare all'eredità e alle competenze accumulate in decenni di attività per inseguire riorganizzazioni e ottimizzazioni finanziarie a breve termine.