Doom, sfida multiplayer per Intelligenze Artificiali

Le Intelligenze Artificiali moderne si basano sul concetto di apprendimento, e ciò che serve sono algoritmi che le rendano capaci di imparare meglio e più in fretta. Nasce con questo scopo la sfida tutta per automi sulle mappe del videogioco Doom.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Quando parliamo di intelligenza nei videogiochi di solito pensiamo a quanto sono svegli (o tonti) i nemici che dobbiamo affrontare. C'è però chi ha un modo del tutto diverso di intendere "AI nei videogiochi". In particolare, c'è chi vede i giochi come un fantastico terreno di addestramento per l'Intelligenza Artificiale.

Google per esempio ha sviluppato una AI, Deepmind, che può imparare da sola come giocare e vincere a ben 49 titoli ATARI, e che successivamente si è dimostrata capace di battere il campione mondiale di Go, un gioco che fino a qualche mese fa era un ostacolo tra i più duri per gli algoritmi.

doom

È meno noto, invece, il fatto che Deepmind fosse già impegnata nell'esplorazione di labirinti 3D simili ai livelli di Doom, almeno a quelli del gioco originale datato 1993. Parliamo in questo caso di una "esplorazione" come quella che farebbe un giocatore umano, qualcuno che non sa a priori com'è fatto il labirinto o cosa ci sarà dietro l'angolo. Le IA dei giochi, invece, conoscono ex ante queste informazioni - ma non il comportamento del giocatore. Arriva il momento di alzare il livello della sfida.

Da qui la nuova sfida: una vera e propria competizione tra Intelligenze Artificiali nel classico videogioco FPS. Ci saranno più round: nel primo combatteranno in una mappa conosciuta a priori, armate solo di lanciarazzi; e potranno raccogliere munizioni e medikit. Nel secondo round potranno usare diverse armi ma si affronteranno su mappe non note: le prime due avranno valore di addestramento, mentre la terza sarà una sfida vera e propria. Il primo round si terrà il 31 maggio e il secondo il 15 agosto, mentre i risultati saranno annunciati nell'ambito della conferenza CIG a settembre.

La partecipazione è aperta a chiunque creda di poter creare una AI competitiva, e per partecipare è sufficiente scaricare l'ambiente ViZDOOM e seguire le relative istruzioni. Ogni AI avrà una macchina dedicata, basata su CPU Intel Core i7-4790 e scheda grafica Nvidia GeForce GTX 960 (4 GB). Il controller dovrà essere sviluppato in C++, Python o Java.

L'aspetto chiave in questa competizione sono le capacità visive del computer, da cui il nome di Visual Doom AI Competition. Gli algoritmi in altre parole possono vedere ciò che vede un giocatore umano, e dovranno essere in grado di reagire di conseguenza.

doom armor variations

È stato quindi lanciato un nuovo guanto di sfida per il deep learning, un argomento che sarà sempre più al centro delle cronache nel mondo tecnologico. E quella di VizDoom non è l'unica sfida aperta: nelle strade californiane infatti presto cominceranno a circolare le auto di Drive.ai.

Quest'ultima è una società che ha ottenuto 12 milioni di dollari in finanziamenti privati, e che punta a sviluppare la guida autonoma proprio puntando sull'apprendimento della macchina. Non puntano a programmare il veicolo affinché sappia quel che deve fare, ma piuttosto a rendere la sua AI capace di reagire in modo sempre più preciso proprio perché in grado di vedere ciò che la circonda e imparare da ciò che accade.

Il lavoro di Google e quello di drive.ai, naturalmente, non sono gli unici. Anzi, è lecito affermare che quello del deep learning sta diventando un settore piuttosto affollato. Le ricerche sono numerose e in tante specialità diverse, ma tutte contribuiscono a un rapidissimo sviluppo nelle capacità delle Intelligenze Artificiali.

maxresdefault

Se il progresso corre molto veloce, è probabile che non manchi molto prima di vedere auto ancora migliori di oggi nel decidere in autonomia come muoversi nel traffico. Per vedere queste tecnologie su strada comunque bisognerà attendere ancora diversi anni.

Potenzialmente più immediato, invece, uno sconvolgimento nel mondo dei videogiochi online. Non è da escludere infatti l'arrivo di una nuova generazione di bot capaci di sfidare ad armi pari anche i giocatori più esperti. Di sicuro gli editori di videogiochi ne valuteranno l'opportunità commerciale, ma di fatto potremmo vedere intelligenze artificiali capaci di dare nuovo significato al termine multiplayer

DOOM PC DOOM PC
  

DOOM PS4 DOOM PS4
  

DOOM Xbox One DOOM Xbox One