EA pronta a vendere dei PC per Crysis Warhead

Al Comic-Con 08 di San Diego, Electronic Arts ha menzionato la possibilità di vendere dei computer pre-costruiti per Crysis

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a cura di Tom's Hardware

Al Comic-Con 08 di San Diego, Electronic Arts ha menzionato la possibilità di vendere dei computer pre-costruiti in concomitanza con l'uscita del nuovo Crysis Warhead di Crytek. L'idea dell'editore americano sembrerebbe quella di provare ad aggirare le perplessità che hanno diversi giocatori nei confronti del gaming di alto livello su PC, soprattutto coloro che hanno abbandonato l'idea da diverso tempo, con l'obiettivo di rassicurarli che non è così proibitivo acquistare una macchina che può reggere titoli come Crysis e il suo seguito.

Apparentemente, questi sistemi denominati Crysis Warhead Performance PC usciranno con varie configurazioni hardware, con prezzi tra i 600 e gli 800 dollari, ovvero tra i 385 e i 512 euro al cambio attuale. L'idea in sé non è male, poiché acquistando un computer in grado di gestire un mattone come Crysis si aprirebbero le porte a qualsiasi altro titolo disponibile sul mercato, oltre a eventuali uscite future. EA è dell'idea che per rilanciare il mercato PC ci sia solamente bisogno di editori in grado di capire come capitalizzare in questo mercato, non per altro il suo supporto in tal senso prevede la pubblicazione di tre esclusive come Crysis Warhead, BattleForge e Warhammer Online, oltre ai promettenti Mirror's Edge e Dead Space in arrivo anche su console. Certo è che configurazioni come quelle richieste dal titolo Crytek non sono proprio il massimo della genialità per registrare delle buone vendite. Lo sviluppatore, tra l'altro, è ancora convinto che i mediocri numeri registrati dal suo titolo siano dovuti principalmente dalla pirateria. La nostra impressione è che molti utenti abbiano del tutto abbandonato l'idea di acquistare il gioco proprio per le sue folli richieste hardware, non a caso per Warhead è stato garantito un motore grafico ugualmente performante ma ben meno pretenzioso. Allora Crytek, chi è che ha ragione?