Epic Games Store: abbiamo lottato, ma la minaccia NFT è qui

L'Epic Games Store ha accolto il primo gioco che sfrutta la tecnologia blockchain e i token non fungibili: ecco la situazione.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nel corso della notte italiana ha fatto capolino su Epic Games Store il primo gioco a sfruttare la tecnologia blockchain e NFT. Si tratta di Blankos Block Party, una sorta di "clone" di Roblox, dove gli utenti potranno creare i loro mondi sfruttando tutte le caratteristiche principali del Web3.

Non si tratta di un'opera completamente originale. In realtà Blankos Block Party è già disponibile in versione stand alone, slegato da qualsiasi client esistente. La partnership stretta con Epic Games aggiunge però il gioco all'interno del catalogo della società di Tim Sweeney, rendendo dunque più semplice e accessibile il download. Un'aggiunta che però non è presente in Italia: provando infatti ad accedere alla pagina del titolo dal nostro paese viene visualizzata una schermata che ci informa della mancata disponibilità del titolo. Non sappiamo però se si tratti di un region lock europeo o solo per alcuni paesi al mondo, incluso ovviamente il nostro.

Blankos Block Party è un gioco molto simile a Roblox, in sviluppo oramai da oltre due anni. Nel 2020 la blockchain e gli NFT erano però argomenti ancora acerbi, che hanno avuto una grande risonanza mediatica solamente verso la fine del 2021, sollevando diverse critiche. Uno degli aspetti finiti sotto accusa riguarda la speculazione: secondo l'opinione di tantissimi giocatori, infatti, i token non fungibili non aggiungerebbero nessun tipo di valore e sarebbero equipollenti alle microtransazioni, con l'aggravante di creare una scarsità digitale fittizia e di danneggiare l'ambiente, tema molto sensibile soprattutto in questi anni di cambiamenti climatici.

Se Epic Games Store ha accolto con favore questo particolare progetto orientato agli NFT, il discorso è diverso invece per Steam. Da Valve hanno infatti fatto sapere che non accetteranno giochi "play to earn" e che sfruttano la blockchain e i token non fungibili. Dello stesso avviso Microsoft, anche se ovviamente l'argomento è di sicuro interesse per Phil Spencer, che con Minecraft potrebbe avere in casa un vero e proprio metaverso. Starà alla casa di Redmond trovare la soluzione giusta per sfruttare le nuove tecnologie messe a disposizione per sviluppatori e giocatori, senza cadere nel pericolo della speculazione.