La rinascita di un universo post-apocalittico sta prendendo forma nei corridoi di Bethesda, mentre l'azienda deve affrontare una sfida complessa: capitalizzare l'ondata di popolarità della serie Fallout senza poter offrire un nuovo capitolo principale. Grazie al successo della serie televisiva di Amazon, l'interesse verso il franchise ha raggiunto livelli che non si vedevano da anni, ma i tempi di sviluppo estremamente dilatati del gigante videoludico rendono impossibile soddisfare questa domanda con un Fallout 5 nel prossimo futuro. La soluzione sembra essere un percorso già tracciato: il remaster di uno dei capitoli più amati, seguendo l'esempio del recente Oblivion Remastered.
Il modus operandi di Bethesda è ormai noto agli appassionati: la società si prende tempi biblici per i suoi progetti principali. Starfield ha richiesto otto anni di sviluppo attivo prima di vedere la luce, mentre The Elder Scrolls 6, annunciato nel lontano 2018, è entrato in produzione solo nel 2023 e non arriverà prima del 2026 – e realisticamente, potrebbe slittare ancora più in là. In questo scenario, le possibilità di vedere un nuovo Fallout entro la fine di questo decennio sono praticamente nulle.
La strategia alternativa sembra delinearsi chiaramente: seguire il sentiero tracciato dal successo di Oblivion Remastered con un'operazione simile per Fallout 3. Non si tratta di mere speculazioni: documenti trapelati dalla FTC avevano già menzionato questo progetto, gli stessi che avevano correttamente anticipato l'arrivo della versione rimasterizzata di Oblivion.
It'll be a while before we see it.
— NateTheHate2 (@NateTheHate2) April 15, 2025
Fallout 76, con la sua natura di gioco live service, continua certamente a crescere e ad attirare nuovi giocatori, ma non può sostituire l'esperienza di un'avventura single-player immersa nel mondo post-apocalittico che i fan continuano a desiderare. La seconda stagione della serie Amazon sta alimentando ulteriormente quest'appetito, creando un'opportunità commerciale troppo ghiotta per essere ignorata.
Assegnare lo sviluppo di un remaster a uno studio esterno, come accaduto con Virtuos per Oblivion, permetterebbe a Bethesda di soddisfare la domanda dei fan senza sovraccaricare i propri team interni. Anche l'ipotesi di affidare un nuovo capitolo a un altro studio, replicando la formula vincente di Obsidian con New Vegas, comporterebbe comunque tempi di sviluppo troppo lunghi per rispondere all'attuale ondata di popolarità.
Aspettative e tempistiche realistiche
Sebbene l'idea di un Fallout 3 Remastered sia entusiasmante, è necessario moderare le aspettative sui tempi. I documenti trapelati nel 2020 indicavano il 2024 come data di lancio, ma considerando che lo stesso documento prevedeva l'uscita di Oblivion Remastered per il 2022 (arrivato invece tre anni dopo), è ragionevole pensare che il ritorno alle Wastelands della capitale americana potrebbe non verificarsi prima del 2027.
La recente e relativamente inaspettata pubblicazione di Oblivion Remastered rappresenta tuttavia un segnale rassicurante. Nonostante le date trapelate si siano rivelate inaccurate, il fatto che il progetto sia stato effettivamente completato e rilasciato rende molto più concreta la possibilità che anche Fallout 3 Remastered vedrà prima o poi la luce.
Il leaker Nate the Hate, figura rispettata nel settore, continua a sostenere che il progetto sia in sviluppo, pur avvertendo che "ci vorrà del tempo" prima che i giocatori possano metterci le mani sopra. In assenza di dettagli su quando sia effettivamente iniziato lo sviluppo attivo, risulta difficile fare previsioni più precise.
Per gli appassionati nostalgici, rimane comunque un pizzico di rimpianto: se Bethesda deve rimasterizzare i suoi titoli di punta, molti avrebbero preferito vedere Morrowind al posto di Oblivion, o Fallout: New Vegas invece di Fallout 3. Ma in tempi di carestia, anche le briciole possono sembrare un banchetto per chi attende da anni un nuovo viaggio nella Terra Desolata.