Flashback | Recensione, il ritorno di una pietra miliare

Ritorniamo sul pianeta Titano dopo oltre 20 anni per rivivere l'avventura di Conrad B. Hart nella recensione di Flashback.

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a cura di Gianluca Saitto

Dopo oltre 25 anni dalla sua uscita, Flashback torna a rivivere sulle piattaforme di attuale generazione con una versione rivista e rimasterizzata che permette ai giocatori di effettuare un vero e proprio balzo indietro nel tempo alla scoperta (o riscoperta) di un vero e proprio classico intramontabile che ha fatto la storia del videogioco. Il titolo del 1993 creato da Paul Cuisset, ottenne fin da subito l’interesse di una grandissima fetta di appassionati grazie all’utilizzo del Rotoscoping; una tecnica d’animazione molto particolare che venne utilizzata per dare agli sprite del gioco animazioni fluide ed incredibilmente realistiche per i tempi in cui uscì. Ora, è possibile rivivere il tutto su: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC

Bentornati su Titano

Flashback fa il suo ritorno sul mercato, dando la possibilità a chi non ha potuto giocare a questo titolo a suo tempo di scoprire uno dei videogiochi più segnanti della storia del medium. Entrando nei panni dello scienziato Conrad B. Heart, il giocatore avrà il compito di esplorare l’ostile pianeta Titano per trovare il modo di tornare sulla Terra. Esattamente come nel 1993, questa riedizione di Flashback, riproporre a grandi linee il grande classico così com'era nel giorno in cui uscì per la prima volta. Ovviamente Microids, il team di sviluppo di questa rivisitazione, ha apportato diverse migliorie visive e sul comparto sonoro, quest'ultimo completamente rimasterizzato; ma la storia, i livelli e i diversi assets utilizzati propongono un esperienza 1:1 con il titolo originale.

Uno dei degli aspetti "nuovi" rispetto alla versione classifca che viene subito all’occhio è senz’mbra di dubbio la difficoltà. Se prima Flashback risultava essere un titolo che richiedeva al giocatore una grande attezione a causa del suo essere altamente punitivo, oggi il titolo dispone di una nuova funzione che permette di riavvolgere il tempo per rimediare a una caduta mortale, a un errore o a una morte causata dall’inesperienza nei confronti di un mondo alieno e le sue creature sconosciute. Sicuramente un aspetto che rende meno ostico il titolo se attivata, ma che da un’altra prospettiva toglie tutta quella tensione causata dalla paura di commettere errori, e di imparare da essi per proseguire nell’avventura insieme a Conrad.

Al di là della possibilità di riavvolgere il tempo, il gamplay di Flashback rimane pressoché invariato. Di nuovo, al giocatore servirà essere paziente, e ponderare ogni singola scelta che andrà a compiere prima di proseguire verso l’area successiva. Flashback non è mai stato un gioco che incita alla frenesia, e anche in questa recente riedizione il ritmo è rimasto il medesimo di 27 anni fa, il che rende praticamente intaccato il DNA portante dell'esperienza creata da Paul Cuisset.

Esattamente come accadeva nel 1993 prevalentemente su Amiga, MS-DOS, Super Nintendo e Sega Mega Drive, Conrad si muove per Titano con grande grazia anche sulle piattaforme di attuale generazione. Le animazioni fluide si mescolano con uno stile che sembra essere uscito da un film d’animazione dalla prospettiva bidimensionale. La rivisitazione visiva fatta da Microids, ha smussato lo stile classico, andando a creare modelli che abbandonano i tratti più ruvidi di una necesaria pixel art a 16-bit, col risultato che i modelli che si vedono in questa riedizione risultano maggiormente rifiniti e dai colori più omogenei.

Il classico che non invecchia mai

Con questa riedizione, Microsds ha deciso di aggiungere anche diversi filtri per rendere le immagini a schermo personalizzabili a piacimento dai giocatori. Alcuni di questi filtri possono essere sovrapposti alla grafica di gioco “moderna” per ridare al titolo quelle vibrazioni in pieno stile anni 90. Questa novità è presente solamente se si sceglie di giocare con la modalità Moderna, all’interno della quale è stato fatto un lavoro di rimasterizzazione anche sul comparto sonoro. Mentre per quanto riguarda la modalità Classica si riavrà accesso all’esperienza Flashback più pura e cruda; con grafica, effetti sonori e soundtrack originali per vivere un vero e proprio flashback nella nostalgia.

Oltre a questi aspetti, le due modalità propongono due stili di gioco assestanti. Per quanto riguarda la modalità classica, si avrà a che fare con il titolo del 1993 così come lo si giocava sui PC o sulle console dell’epoca. La modalità Moderna invece, apporta tutta quella serie di funzioni che sono state inserite per smussare gli angoli grezzi di una produzione proveniente da altri tempi. Quest’ultima modalità, è sicuramente la più consigliata per tutti coloro che si approcciano per la prima volta in assoluto a questa pietra miliare del videogioco, anche se una volta terminata l’esperienza con tutte le novità apportate da Microids, è altamente consigliato farsi un giro sulla versione classica del gioco, giusto per farsi un’idea a tutto tondo su uno dei videogiochi che ha contribuito a fare la storia di un medium sempre in costante evoluzione.

Il ritorno di un titolo così fondamentale come Flashback è sicuramente cosa gradita. Il lavoro fatto da Microids con questa riedizione riesce a riproporre un grande classico in tempi moderni grazie a diversi accorgimenti che rendono l’esperienza ancora attuale anche dopo 27 anni. La possibilità di giocare anche alla versione classica, senza rewind e con tutta la veste grafica e sonora del ’93 non fa altro che rendere il pacchetto il più completo possibile con cui approcciarsi all’opera di Paul Cuisset.

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