GameStop: altri negozi in Europa abbassano le serrande

Il momento di crisi di GameStop continua, con altri punti vendita in Europa che sono oramai sulla via del tramonto.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Tempi duri per GameStop, che non sembrano migliorare. Da diverso tempo il retailer statunitense è infatti in un periodo di crisi, che ha portato il management della compagnia a fare diverse valutazioni sul modello di business e ovviamente sulla presenza dei loro store in tutto il mondo. Anche l'Europa non fa differenza, con il Vecchio Continente che vede sempre meno punti vendita sul suo territorio.

Dopo le chiusure avvenute in Italia, con alcune città come Torino che hanno visto ridotta di molto la presenza di GameStop, ora il retailer sta chiudendo ulteriori punti vendita. A svelarlo è un dipendente della catena, che ha svelato come la società ha fatto abbassare le serrande a tutti i negozi in Svizzera e Austria, con la Germania che potrà contare sulla metà di quelli aperti nel corso di questi anni. Un vero e proprio colpo al cuore dell'attività nel Vecchio Continente, che mostra ancora una volta come il mercato retail sia in enorme difficoltà, spesso però anche per colpa di alcune politiche aziendali.

Chiaramente, la chiusura dei punti vendita porterà a una serie di licenziamenti. Non è la prima volta che nel 2022 GameStop licenzia alcuni dei suoi dipendenti. Quest'anno, inoltre, la società ha già in programma di chiudere circa 300 negozi in tutto il mondo. Un chiaro segnale di come probabilmente a monte ci siano diversi problemi nella gestione dei vari punti vendita. Il dato con gli store ancora aperti, se messo a confronto con il 2019, è d'altronde un ritratto decisamente abbastanza chiaro: dai 5.700 punti vendita in tutto il mondo, a gennaio 2021 ne erano rimasti aperti solo 4.800. Il numero è chiaramente destinato a scendere, soprattutto considerando che mancano all'appello le chiusure di quest'anno.

Non è tutto imputabile solamente alla gestione di GameStop ovviamente. Nel corso degli ultimi anni l'intero settore retail ha dovuto affrontare sfide importanti come il COVID-19 e l'attuale guerra in Ucraina, oltre all'inflazione in aumento che sembra non volersi fermare. Il tutto porta a una diminuzione dei guadagni, che si riflette poi sulla vita di chi gestisce attività commerciali e non solo.