Giocare su PlayStation sta diventando sempre più caro?

Complice l'annuncio del "nuovo" PS Plus, proviamo a scoprire quanto costerà in futuro giocare su PlayStation.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Quando si parla di videogiochi, uno degli argomenti da tenere in considerazione negli ultimi anni è diventato il prezzo. Inutile girarci intorno: giocare costa tanto ed è sempre costato tantissimo. L'annuncio del nuovo PS Plus e dei suoi tier di abbonamento, però, ci spinge a chiederci una cosa: giocare su PlayStation è diventato troppo caro?

La domanda è forse un po' audace, ma trova delle solide fondamenta. Fondamenta che si rifanno all'aumento del costo dei giochi (che abbiamo già affrontato qui) e soprattutto all'aumento dei vari servizi in abbonamento, come appunto PlayStation Plus, ma anche la nuova subscription di GTA Online, annunciata proprio di recente. Ma allora perché solo la console Sony dovrebbe soffrire di questo dubbio? Semplice: per una banale motivazione di prezzo.

Il nuovo PlayStation Plus ha un problema di offerta

Per provare a capire in quale fascia di prezzo Playstation si sta posizionando, occorre fare una breve panoramica dei servizi in abbonamento disponibili attualmente su console e PC. Partiamo da quelli di terze parti, che sono sicuramente i meno citati rispetto a quelli di Sony, Microsoft e Nintendo. All'interno di questo gruppo troviamo Uplay Plus, di Ubisoft, che con 14,99 Euro al mese ci consente l'accesso ai giochi al day one, le edizioni premium (contenenti DLC e Season Pass) e oltre 100 giochi PC ma propone anche un piano da 17,99 Euro al mese, che include anche l'utilizzo di Google Stadia. Tocca poi ad Electronic Arts, che con EA Play propone un piano "light" da 3,99 Euro al mese (o 24,99 Euro l'anno) che include l'accesso ad una selezione di titoli e prove a tempo dei nuovi titoli, fino a 10 giorni prima del lancio, per 10 ore. Presente però anche un piano Pro, che con 99,99 Euro l'anno (o 14,99 Euro al mese) consente l'accesso anche ai titoli al day one, senza nessun tipo di limite.

Se ci spostiamo invece sugli abbonamenti proprietario, il discorso è radicalmente diverso: Xbox Game Pass nella sua versione più economica propone una selezione di oltre 100 giochi e ovviamente l'accesso a tutte le esclusive Microsoft al day one, oltre che alcuni giochi di terze parti, al modico prezzo di 9,99 Euro al mese. Se volessimo poi esagerare, il tier Ultimate permette l'utilizzo della libreria anche su PC e non solo su console, oltre che ovviamente l'utilizzo di Xbox Live Gold per il multiplayer. Costo totale dell'operazione? 14,99 Euro al mese.

Come abbiamo visto, i pilastri fondamentali di questi tre servizi sono fondamentalmente due: includere l'accesso ad un vasto catalogo di giochi e ovviamente permettere di provare, senza nessun tipo di limite, i nuovi giochi al day one. Quest'ultima opzione copre anche edizioni speciali e il supporto post lancio, oramai un elemento fondamentale per tutti i titoli, anche quelli single player, che si arricchiscono di espansioni o nuove modalità dopo il loro debutto. A conti fatti il risparmio è praticamente garantito: forse non si recupereranno mai interamente i soldi spesi, è vero, ma anche la sola possibilità di poter giocare un Assassin's Creed o un FIFA al day one aggiungono valore al tutto. Cosa che, con PlayStation, non avviene: l'abbonamento che verrà proposto a partire da giugno da parte di Sony è perfettamente in linea con il prezzo richiesto dalle altre realtà, ma molto meno, invece, per quanto riguarda l'offerta, che non include ad esempio i giochi al day one e blinda la retrocompatibilità dietro un paywall vero e proprio. Un controsenso, se pensiamo proprio a Xbox Game Pass, che nel suo catalogo ha anche diversi giochi appartenenti a Xbox e Xbox 360.

Vero: il catalogo del nuovo PS Plus includerà oltre 700 giochi, ma quelli PS3 sono limitati ad una riproduzione in cloud e i primi titoli che entreranno a far parte del servizio, almeno lato esclusive, sono tra quelli che hanno venduto di più. Death Stranding e Marvel's Spider-Man, ad esempio, oppure Returnal. Abbonandoci oggi, dunque, avremmo una libreria composta da first party che sono già stati giocati dagli oltre 100 milioni di possessori di PS4 e (in minor misura) quelli di PS5.

Quanto costa giocare su PlayStation?

Appurato che l'offerta di Sony è completamente diversa rispetto ai concorrenti, proviamo ora a ipotizzare un eventuale costo annuale per chi volesse giocare su PlayStation. Il calcolo è abbastanza semplice e il suo obiettivo è quello di stilare una media di spesa, basandoci sui prezzi attuali dei videogiochi e dei servizi.

In uno scenario ideale, Sony dovrebbe pubblicare circa 4 esclusive l'anno. Ipotizzando di acquistarle tutte e 4 (nelle loro edizioni standard), ad un singolo prezzo di 80 Euro, dal nostro conto corrente uscirebbero circa 320 Euro. Una cifra tutto sommato ancora ragionevole, che però raggiunge i 439 Euro abbonandosi al tier più costoso del nuovo PS Plus. Certo, si potrebbe scegliere sempre il tier centrale, che però sarebbe privo di alcune feature interessanti, come le trial dei giochi a tempo e la retrocompatibilità. In quel caso la cifra salirebbe a 419,99 Euro. In entrambi i casi, il costo di un anno di gioco a prezzo pieno supera il costo della PS5 Digital Edition, disponibile (salvo bagarini) a 399 Euro.

Se invece guardiamo in casa Microsoft, il costo cambia radicalmente. Ipotizzando di abbonarsi ogni singolo mese a Xbox Game Pass Ultimate, il costo annuale dell'abbonamento per 365 giorni sarebbe di 179,88 Euro. La console più economica di Microsoft per questa generazione, Xbox Series S, arriva a costare 299,99 Euro. Una disparità di prezzo incredibile, soprattutto lato servizi: i giochi esclusivi al day one sono disponibili fin da subito per la riproduzione, la retrocompatibilità non è esclusiva dell'abbonamento e all'interno sono presenti anche altri giochi di terze parti. E la situazione peggiora ancora di più se prendiamo il servizio in abbonamento di Microsoft, ovvero Xbox All Access: con rate da 32 euro al mese per Xbox Series X si va a pagare in un anno circa 383 Euro. Il costo include la console e ovviamente l'abbonamento al Game Pass più "costoso". Sempre e comunque di meno rispetto all'ultima offerta di Sony.

4 The Players, ma quali?

Al lancio di PS4, Sony promosse lo slogan 4 The Players. Si trattava di un chiaro segnale al mercato: faremo tutto per i giocatori. Sicuramente è ancora così, grandi franchise come Death Stranding, God of War, Horizon e The Last of Us nascono su PlayStation e restano a disposizione dei giocatori, che possono vivere avventure incredibili. Con questa nuova strategia, però, la paura è che una fascia di utenti con meno disponibilità economica resti tagliata fuori da certe caratteristiche e feature di un determinato servizio. Quindi sì, sicuramente Sony è ancora 4 The Players, ma la sensazione è che i giocatori di riferimento dello slogan non siano tutti. Chiaramente la nostra è anche una provocazione, ma appare chiaro che ad oggi, se si sceglie di acquistare una PS5, si dovrà pagare necessariamente di più rispetto alla concorrenza.

I motivi dietro questa scelta possono sembrare giusti o sbagliati, ma è giusto ascoltare anche l'altra parte, ovvero l'azienda. E Jim Ryan ha dichiarato che al momento per PlayStation sarebbe controproducente distribuire le loro esclusive seguendo la strada percorsa da Microsoft. Noi, personalmente, ci aggrappiamo a questa flebile speranza: che un giorno, anche Sony, possa cambiare idea e rendere profittevole, senza impattare sulla qualità dei giochi, quel metodo di distribuzione che arriva da Seattle e sta cambiando le carte in tavola.

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