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a cura di Martina Fargnoli

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È concezione diffusa che i videogiochi violenti interferiscano con la cognizione promuovendo aggressività e impulsività, riducendo inoltre i comportamenti prosociali. Diversi studi sperimentali hanno provato a tracciare un quadro differente, non riconoscendo un nesso significativo tra videogiochi violenti e comportamenti antisociali, altri invece sostengono che possano in qualche modo favorire l'imitazione.

L'ultimo di questi studi sull'influenza dei videogiochi violenti sui comportamenti arriva dal Max Planck Institute for Human Development e dalla Germany's University Clinic Hamburg-Eppendorf e si concentra sugli effetti a lungo termine risultanti dal "priming".

In psicologia cognitiva il priming identifica un fenomeno per il quale possiamo essere inconsapevolmente influenzati dalla nostra esperienza passata; l'esposizione a uno stimolo provoca alterazioni nella risposta a quel determinato stimolo.

GTA V

I partecipanti dello studio sono stati reclutati tramite volantini e pubblicità su internet e ne sono stati scelti 90 escludendo i soggetti con problemi psicologici o neurologici. La suddivisione è avvenuta in tre gruppi: un gruppo si è dedicato a Grand Theft Auto V, scelto per rappresentare un videogioco violento; il secondo gruppo ha giocato a The Sims 3 e infine il terzo gruppo, di controllo, non ha giocato quotidianamente a nessun gioco per i due mesi dell'esperimento.

Il campione di adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni è stato poi sottoposto a una batteria di test e compiti cognitivi che valutano l'aggressività, gli atteggiamenti sessisti, l'empatia, le competenze interpersonali e le funzioni esecutive. I partecipanti sono stati esaminati prima e dopo l'intervento a lungo termine e in seguito a un appuntamento di follow-up 2 mesi dopo.

The Sims 3

Non sono stati osservati cambiamenti significativi, né quando si è confrontato il gruppo esposto a Gran Theft Auto con il gruppo che ha giocato a The Sims, né quando lo si è confrontato con il gruppo passivo di controllo. I gruppi di giocatori hanno svolto il compito per almeno mezz'ora al giorno.

Su 208 test statistici effettuati, solo tre hanno mostrato un effetto statisticamente significativo degli effetti da gioco violento. Gli studiosi ritengono quindi che 2 mesi di videogiochi violenti non conducono ad alcun effetto negativo significativo. Non ci sarebbe quindi un'influenza diretta dei videogiochi violenti sull'aumento di aggressività.

GTA V

I risultati, presentati all'interno della rivista scientifica Molecular Psychiatry, sembrano comunicare una prospettiva scientifica più realistica degli effetti reali dei videogiochi violenti rispetto agli studi condotti su rilevazioni a breve termine. Tuttavia, come annotano i ricercatori, è necessaria una ricerca futura che approfondisca e dimostri l'assenza di effetti negativi nei bambini.