I 5 peggiori videogiochi ambientati nello spazio

Non tutti i giochi vengono bene come Starfield: oggi riscopriamo insieme alcune avventure spaziali che, forse, sarebbe meglio dimenticare del tutto!

Avatar di Michele Pintaudi

a cura di Michele Pintaudi

Editor

Poco tempo fa vi abbiamo regalato un approfondimento con 5 videogiochi ambientati nello spazio che meritano di essere (ri)scoperti: se Starfield sta catturando il cuore dei videogiocatori di tutto il mondo, insomma, non dobbiamo dimenticare quanto questo filone riesce già da molti anni a regalarci opere più che degne della nostra attenzione.

Non sempre però questi viaggi nello spazio si rivelano avventure destinate a lasciare il segno, o quantomeno non necessariamente in senso positivo: dopo avervi parlato di alcune avventure grandi avventure oggi cambiamo decisamente tono, ricordando insieme alcuni dei peggiori videogiochi ambientati nello spazio. Ne abbiamo selezionati cinque, che speriamo anche voi ricordiate quanto noi… Ma anche no, buona lettura!

5 videogiochi spaziali da dimenticare

Bomberman: Act Zero

Iniziamo con un esempio di come non trattare un franchise che, nel corso degli anni, ha raccolto migliaia e migliaia di appassionati da ogni parte del mondo. Bomberman: Act Zero è proprio questo genere di prodotto, e ancora oggi i fan non riescono a capacitarsi del perché Konami abbia deciso di puntare su un titolo simile. Il gioco va a stravolgere completamente l’immagine della saga che tutti noi conosciamo, con un’impostazione volta a un maggior realismo e un’ambientazione che ci porta in un futuro distopico… Il risultato finale?

Pubblico e critica bocciarono senza appello il titolo, definito da molte testate come “il peggior videogioco del 2006”: tempi di caricamento interminabili, un sistema di collisioni tedioso, un’intelligenza artificiale non bilanciata e persino una colonna sonora di basso livello contribuirono all’insuccesso del gioco. Se avete intenzione di riscoprire la serie, insomma, guardate assolutamente altrove.

Bomberman: Act Zero Download - GameFabrique

Doctor Who: Return to Earth

Ok, inserire un tie-in all’interno di una lista del genere è un po’ come sparare sulla croce rossa. Allo stesso tempo Doctor Who: Return to Earth, uscito nel 2010, è uno di quei titoli che meritano davvero un’etichetta del genere, forse anche e soprattutto per via dell’importanza del nome che porta sulle spalle. La serie TV firmata BBC non ha infatti bisogno di presentazioni, e nel corso della storia abbiamo potuto osservare diversi videogiochi a essa dedicati tutti più o meno dimenticabili.

Return to Earth risultò però particolarmente spiacevole, per tutta una serie di motivi: dalla grafica incredibilmente datata a un sistema di controlli davvero frustrante, passando per una trama definita da alcuni critici come “un insulto ai fan di Doctor Who”. Si tratta dunque di uno di quei casi in cui è consigliabile poggiare il joypad (o in questo caso il Wii Remote) e dedicarsi ad altro, magari proprio a un rewatch della serie.

Doctor Who: Return to Earth - Wii Gameplay 4k 2160p (DOLPHIN) - YouTube

Daikatana

Cambiamo totalmente genere passando a quello che, ancora oggi, è ricordato come uno dei più grandi flop della storia dei videogiochi. Sono in molti a ritenere Daikatana come l’inizio della parabola discendente della carriera di John Romero, a onor del vero esagerando, ma allo stesso tempo siamo di fronte a un grosso buco nell’acqua sotto molti punti di vista. Forte del successo planetario ottenuto con Doom e Quake, Romero puntò molto su questo nuovo progetto anche attraverso una campagna marketing oltremodo aggressiva: slogan come  "John Romero's about to make you his b***h" e "S**k it down", che non andremo a tradurre ma che potete facilmente comprendere, alzarono all’inverosimile le aspettative verso il gioco… Ma le cose non andarono come ci si poteva aspettare.

Il titolo uscirà nell’estate del 2000 dopo mesi e mesi di rinvii, dovuti a problematiche legate allo sviluppo e ai numerosi licenziamenti che coinvolsero i team al lavoro sul gioco. Daikatana arrivò insomma in un momento dove il mercato era ormai saturo di prodotti di questo tipo, i quali dovevano necessariamente portare qualcosa di nuovo per evitare di sparire senza lasciare traccia. La stampa fu spietata, etichettando il progetto di Romero come uno dei peggiori videogiochi mai pubblicati e la gestione del tutto come fallimentare senza appello: una macchia non da poco nella carriera dell’autore che però, a nostro parere, non va a mettere in discussione il suo enorme apporto nella storia di questo medium.

Daikatana PC - 20 Beneath the Rock - All Secrets - 1440p 60fps - YouTube

Aliens: Colonial Marines

Altro giro, altra menzione (dis)onorevole in termini di modalità errate di trattare un franchise. Alien non ha certo bisogno di presentazioni, e Colonial Marines nasce con l’idea di dare un seguito a Scontro Finale di James Cameron: il gioco è infatti ambientato 17 settimane dopo gli eventi narrati nel film e segue le vicende del caporale Winter, inviato come supporto a un gruppo di Marines sotto attacco da parte di uno xenomorfo.

Ha così inizio un’avventura che, al netto delle grandi potenzialità del franchise, non riesce a soddisfare le aspettative del pubblico: il gioco fu annunciato a inizio anni Duemila per uscire finalmente nel 2013, a seguito di uno sviluppo travagliato che finirà col renderlo il prodotto mediocre che tutti noi (purtroppo) ricordiamo. Il titolo di Gearbox si rivela uno sparatutto in prima persona con una trama debole, una CGI imbarazzante e un’intelligenza artificiale ai limiti dell’accettabile. A livello di vendite Aliens: Colonial Marines raggiunse risultati importanti con più di 1.3 milioni di unità distribuite in tutto il mondo, ma critica e pubblico lo stroncarono etichettandolo addirittura come uno dei peggiori videogiochi della storia. Ahinoi, con ragione.

Aliens Colonial Marines: l'I.A. dei nemici fallata a causa di un typo nel  codice di gioco

E.T. The Extra-Terrestrial

Chiudiamo con uno dei titoli più importanti della storia dei videogiochi, nonché protagonista di uno degli eventi più singolari che caratterizzano questo medium. Quando nel 1982 uscì nelle sale di tutto il mondo, E.T. divenne in breve tempo un caposaldo della cultura pop… E l’industria dell’entertainment non tardò nello sfruttare al massimo questo enorme successo. Atari pensò di approfittare della situazione per dar vita a un videogioco che potesse seguire le orme della pellicola di Spielberg, pagando a Universal la bellezza di 25 milioni di dollari per l’utilizzo della licenza.

E.T. The Extra-Terrestrial uscirà su Atari 2600, e risulterà uno dei videogiochi peggiori di tutti i tempi nonché uno dei maggiori flop commerciali che questa industria ricorda. Il titolo fu infatti sviluppato frettolosamente (i lavori lato design durarono appena due giorni!) e il risultato finale ci mostra un’opera ricca di problematiche d’ogni genere, che il pubblico non tardò a bocciare senza appello. Arriviamo ora all’evento citato a inizio paragrafo: a causa delle pessime recensioni moltissime copie del gioco rimasero invendute, e Atari si ritrovò a doverle seppellire in una discarica di Alamogordo, nel Nuovo Messico.

L'evento fu ritenuto per anni poco più che un’assurda leggenda metropolitana, ma nell’aprile 2014 le cartucce sono state realmente riesumate dalla discarica: i resti sono stati venduti come cimeli e donati a musei, come emblemi di uno dei capitoli più stravaganti della storia del videogioco.

The Story Behind Why All Those Atari E.T. Video Games Ended Up In A  Landfill | Cinemablend

Abbiamo visto insieme alcuni dei peggiori videogiochi ambientati nello spazio che siano mai usciti: opere che forse sarebbe meglio dimenticare, ma che a loro modo hanno comunque lasciato il segno nella memoria di molti videogiocatori. Osservando lo stato dell’arte di prodotti simili, è interessante cercare di capire e approfondire le tante storie che hanno portato a concepire giochi di questo tipo: la storia di questo medium del resto è bella perché varia, e racconti come questi sono l’ennesima conferma di quanto ci sia sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

Vi lasciamo come di consueto invitandovi a dirci la vostra: raccontateci nei commenti quali sono quelle avventure spaziali che, per un motivo o per l’altro, proprio non siete riusciti a farvi piacere. Nel frattempo, avete già letto la nostra recensione di Starfield?