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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Ciò che rende l’industria dei videogiochi così inclusiva è, oggi più che mai, la possibilità di scegliere tra migliaia e migliaia di esperienze pressoché uniche. Titoli pensati apposta per un pubblico ben specifico, e per soddisfare esigenze anche molto singolari: che voi siate amanti dei giochi d’azione o delle avventure grafiche, dei gestionali o di titoli improntati sulla simulazione il mercato saprà, insomma, darvi il prodotto giusto al momento giusto.

Oggi vogliamo parlare proprio di quest’ultimo filone, ovvero quello dei videogiochi di simulazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito a centinaia e centinaia di esperimenti, non sempre ben riusciti ma spesso e volentieri totalmente folli. In poche e semplici parole: quali sono i videogiochi di simulazione più strani di sempre?

Granny Simulator

Iniziamo con un titolo indipendente, ideato e sviluppato dal giovane  Nick Kestle: Granny Simulator, con tutta probabilità una delle esperienze più stravaganti degli ultimi anni. Uscito nel 2019 e disponibile su Steam il gioco ci mette nei panni di un bambino e della nonna, e sarà nostro compito decidere da che parte stare.

L’obiettivo? Eliminare l’altro, nel modo più violento, folle o geniale possibile. Potremo infatti chiamare la polizia denunciando un maltrattamento, studiare inconcepibili stratagemmi o optare per qualche arma da lanciare verso il nostro amato famigliare. Tra coltelli, lanciafiamme e persino molotov beh… L’unico limite è quello dell’immaginazione.


I Am Jesus Christ

Passiamo a un altro videogioco di simulazione bello stravagante, del quale peraltro abbiamo recensito il confuso prologo giusto qualche mese fa. I Am Jesus Christ ci mette nei panni… Sì, potete immaginarlo. Il titolo sviluppato da SimulaM, che dovrebbe vedere la luce nel corso di questo 2023, ci guiderà in un lungo viaggio dalla nascita alla trasformazione in Messia.

Nel mentre ci troveremo a compiere miracoli, a fare conoscenza di alcune figure bibliche (letteralmente) e a rivivere alcuni momenti riadattati dalle Sacre Scritture. Non si tratta chiaramente di un capolavoro imperdibile, e anzi il gioco risulta fin troppo confusionario e privo di un reale mordente: a conti fatti siamo comunque di fronte a un’esperienza che, al netto di qualche bug e presa come puro intrattenimento, può regalare qualche ora di divertimento senza troppe pretese.


Goat Simulator

Ci sono videogiochi che sono delle vere opere d’arte, capaci di veicolare messaggi ben precisi emozionando e catturando i cuori dei fortunati giocatori. E poi c’è Goat Simulator.

Nato nel 2014 come parodia dei videogiochi di simulazione, Goat Simulator ha raggiunto con gli anni un successo inatteso e di dimensioni davvero incredibili: un successo che ha portato Coffee Stain Studios alla realizzazione, a oggi, di ben tre capitoli. Gran parte della popolarità del titolo è chiaramente dovuta alla sua stessa natura di meme, che ha ispirato migliaia di youtuber alla ricerca dei tanti riferimenti a cultura popolare presenti nel gioco: da un certo punto di vista, insomma, possiamo dire che Goat Simulator è a suo modo un simulatore davvero geniale.


Rock Simulator

Salite di livello ed esplorate i paesaggi creati da madre natura, senza responsabilità e senza null’altro che il vento che soffia sulla vostra dura superficie rocciosa. Iniziate la vostra avventura nelle Pianure e guadagnate abbastanza esperienza per sbloccare molte altre mappe facendo ciò che una roccia sa fare meglio... Esistere!

Questa la descrizione presente sulla pagina Steam di Rock Simulator: il primo e unico simulatore di… Sassi della storia di questo medium. Siamo con tutta probabilità di fronte a uno dei videogiochi di simulazione più strani degli ultimi anni, ma anche a una folle provocazione nei confronti di un genere che spesso e volentieri è andato un po’ troppo oltre. E davvero, non c’è molto altro da aggiungere.


Trump Simulator VR

Chi di noi non ha mai sognato di vivere un giorno nei panni del Presidente degli Stati Uniti? Beh, se il Presidente in questione è Donald Trump… Forse può essere un’esperienza un po’ più grottesca e a suo modo divertente del previsto. Ideato in una cinquantina di ore dalla sviluppatrice Christine Barron, Trump Simulator VR sfrutta tutta la potenza del visore HTC Vive per portarci nei panni del tycoon americano.

Ci troveremo a dover spuntare la nostra checklist prima del nostro prossimo intervento in pubblico, nella splendida cornice dell’ufficio ovale della Casa Bianca. La vita del Presidente è però tutto fuorché semplice, e sarà nostro compito affrontare le mille insidie che precederanno la conferenza stampa: saremo in grado di governare gli Stati Uniti di Trump, magari meglio di lui?


Abbiamo visto alcuni dei videogiochi di simulazione più folli e stravaganti degli ultimi anni: esperienze che non possiamo che definire uniche, e che nascono spesso e volentieri con il solo intento di lanciare una piccola provocazione. Come già accennato, infatti, stiamo parlando di un genere che molte volte abbiamo visto estremizzato a un punto tale da perdere il focus primario del videogioco: intrattenere, con la componente ludica che talvolta va a finire in secondo piano.

Le opere qui elencate non hanno chiaramente alcuna pretesa autoriale o che dir si voglia, nascendo semplicemente con il desiderio di vedere quanto strano un videogioco possa essere. Vi abbiamo detto la nostra, ma la parola passa ora a voi: quali sono, a vostro parere, i videogiochi di simulazione più strani di sempre?