Il mercato dei videogiochi è in crisi e deve crescere, dice Phil Spencer

Phil Spencer durante il podcast Xbox ha confermato che il 2023 è stato un anno non del tutto positivo per l'industria, con licenziamenti e crisi.

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a cura di Giulia Serena

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Il podcast sul futuro di Xbox è finalmente arrivato, confermando che, per ora, quattro giochi Xbox arriveranno su PS5 e Nintendo Switch. Phil Spencer, però, non ha parlato solo della propria azienda, bensì del mercato videoludico in generale, confermando che il 2023 è stato un anno non del tutto positivo per l'industria.

Non è, ovviamente, una novità da sentire, ma anche Spencer ha dato la sua visione della situazione, affermando che nello scorso anno la crisi ha portato a molti licenziamenti - non solo in casa Microsoft, chiaramente -. La soluzione per il CEO, almeno per quanto riguarda la propria azienda, è quella di puntare sul Game Pass e aumentare il numero dei giocatori. 

È facile, dunque, capire perché Xbox abbia scelto di portare alcuni dei suoi titoli su altre piattaforme, in modo da renderli più popolari. In un memo interno ai dipendenti, il CEO ha spiegato la strategia in questo modo:

"Abbiamo una visione diversa per il futuro del gaming. Un futuro in cui i giocatori hanno un'esperienza unificata tra dispositivi. Un futuro in cui i giocatori possono scoprire facilmente una vasta gamma di giochi con una serie diversificata di modelli di business. Un futuro in cui più creatori sono in grado di realizzare la propria visione creativa, raggiungere un pubblico globale, unire le loro comunità e avere successo commercialmente. Un futuro in cui ogni schermo è una Xbox."

Negli ultimi mesi, purtroppo, ci siamo trovati spesso a parlarvi di licenziamenti nel mondo del gaming, con centinaia di dipendenti che sono stati rimossi dai propri posti di lavoro a causa della crisi nell'industria. Persino il CEO di PlayStation, proprio ieri, ha affermato che l'unica strategia per aumentare i profitti dell'azienda, che hanno visto un notevole calo nello trimestre, è quello di portare i propri titoli in altre piattaforme.

Insomma, è inutile mettere la testa sotto la sabbia. La nostra speranza, ovviamente, è che il 2024 sia un anno migliore, dove i profitti, per tutte le aziende, migliorino