Insulti nei videogiochi online in aumento, lo rivela uno studio

Nei videogiochi online sono sempre più in aumento gli insulti riferiti a minoranze e non solo. Il tutto studiato da ADL (anti defamation league)!

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a cura di Giuseppe Licciardi

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Lo sappiamo bene, internet non è mai un luogo ospitale, se non per poche isole di pace ce ne sono tante altre in cui si battaglia in continuazione. Di certo nell'ultimo anno sono aumentati i casi di insulti non solo tra utenti del mondo dei videogiochi, avendo vissuto in "condizioni" difficili per molti saranno aumentate frustrazioni e ansie. La cosa singolare è che tramite uno studio della ADL (Anti-Defamation League) si è visto che gli insulti a sfondo razziale e di provenienza sono sempre più in aumento anche all'interno del nostro media.

Lo studio è stato condotto negli Stati Uniti attraverso dei questionario che sono stati diramati a più di 2000 giocatori, di età fino ai 45 anni con circa 500 di loro compresi tra i 13 e i 17 anni. I risultati sono stati abbastanza sorprendenti. Circa il 99% del totale ha affermato di avere sicuramente un'ottima esperienza durante il gioco online, anche se non sempre. L'83% degli adulti ha inoltre affermato di esser stata insultata durante le partite online mentre per i ragazzi è circa il 60%. La forma più comune di insulto è sicuramente quello basato sull'identità e ad affermarlo sono state le stesse ragazze intervistate.

La percentuale è salita di circa otto punti rispetto allo scorso anno, arrivando quindi al 49%. Altri gruppi di intervistati hanno invece affermato di esser stati insultati per il proprio colore di pelle tanto da dover nascondere la propria identità in rete. Alcuni dei videogiochi più colpiti da questa tipologia di comportamenti sono Valorant e Dota 2. Mentre non vi sorprenderà sapere che Minecraft è invece uno dei pochi titoli in cui le percentuali di "odio" si abbassano e arrivano in totale al 46%.

Ovviamente si tratta solo di una piccola percentuale di persone e soprattutto su un campione realativamente piccolo, rispetto alla totalità dei videogiocatori. Però se magari pensiamo a noi stessi e alla quotidianità sui social e nelle nostre nicchie, possiamo ben immaginare cosa possa accadere in grande. Il report completo potete leggerlo direttamente qui!

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