J.J. Abrams e Valve: la coppia perfetta per giochi di qualità

Il regista di Lost e dei prossimi Guerre Stellari ha annunciato una collaborazione con Valve per creare giochi di qualità, che sfrutteranno i punti di forza di questa forma d'intrattenimento senza prendere in prestito gli elementi tipici dei film di Hollywood.

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a cura di Roberto Caccia

J.J. Abrams, il celebre regista di serie di successo come Lost, dei nuovi Star Trek e dei prossimi Guerre Stellari, ha intenzione di avviare una collaborazione con Valve per creare giochi di qualità, diversi dai titoli che vogliono imitare il mondo del cinema.

La notizia arriva direttamente dal DICE di Las Vegas, dove si è scoperto che il regista potrebbe realizzare gli adattamenti cinematografici di Half Life e Portal. Evidentemente questa è soltanto la punta dell'iceberg, come confermato direttamente da J.J. Abrams ai colleghi di Gamasutra in un'intervista che ha approfondito l'annuncio della scorsa settimana.

Il regista ha spiegato di essere al corrente dell'ampia distanza che separa i film e i videogiochi e ha espresso la volontà di non voler rovinare il potenziale del formato videoludico cercando di spingere procedure e caratteristiche tipiche dei film.

"Una delle cose più allettanti di lavorare con Valve è il fatto che hanno un buon gusto e che si ha la possibilità di collaborare con un team senza la necessità d'imporre il proprio punto di vista", afferma J.J. Abrams.

"Non realizzeremo giochi che richiamano i film o film interattivi con qualche caratteristica dei giochi. Abbiamo intenzione di creare videogiochi grandiosi che sfrutteranno i punti di forza di questa forma d'intrattenimento, come i personaggi, la realizzazione del mondo, la creazione di una connessione emotiva, e proveremo a concentrare tutto questo nell'ambito dei videogiochi, una cosa molto diversa dai film e dalla televisione", spiega il regista.

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Abrams sostiene che l'industria cinematografica è ricca di esempi di film che non ce l'hanno fatta perché sono stati sviluppati come uno show televisivo, e viceversa, e questa è proprio la situazione che si vuole evitare.

Per ora non è ancora chiaro quale tipo di progetto potrà nascere dalla mente del regista e dai designer di Valve. Un nuovo gioco o un sequel di una delle saghe di successo dell'azienda di Gabe Newell? In quest'ultimo caso avremmo qualche suggerimento per un eventuale terzo episodio di una celebre saga di sparatutto, ma non lo nominiamo nemmeno. Così, per "scaramanzia".