La nuova generazione di console portatili cambierà il gaming profondamente

I nuovi processori annunciati da Qualcomm lasciano intravedere il futuro del gaming

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Qualcomm ha annunciato l’imminente arrivo di tre nuovi processori dedicati alle console portatili. AYANEO e Razer hanno già fatto sapere che proporranno un loro prodotto (o più di uno) basato sulla nuova proposta Qualcomm.

Il migliore dei tre nuovi SoC Qualcomm è lo Snapdragon G3x Gen 2, erede quindi del precedente Snapdragon G3x Gen 1. Qualcomm sostiene che questo SoC offre "prestazioni della CPU superiori di oltre il 30% e prestazioni della GPU due volte superiori rispetto al suo predecessore".

I prodotti con questo processore dovrebbero essere capaci, almeno in teoria, di offrire "ray tracing accelerato via hardware, super risoluzione dei giochi, Bluetooth premium a bassa latenza” e altro ancora, come il supporto a Wi-Fi e connettività 5G.

Appena sotto questo Snapdragon G3x Gen 2 ci sono gli Snapdragon G1 e G2. Il primo è il chip entry-level dell'azienda per i giochi portatili e utilizza la CPU octa-core Kryo di Qualcomm insieme a una GPU Adreno A11. Sarà sicuramente orientato allo streaming di giochi da GeForce Now o Xbox Game Pass.

Lo Snapdragon G2 offre invece una via di mezzo: utilizza la stessa CPU octa-core Kryo ma offre una GPU Adreno A21. A migliorare ulteriormente le cose c'è il supporto per il 5G e il Wi-Fi 6E, il che significa che sarete in grado di godere di "titoli di gioco mobile e cloud premium praticamente ovunque, senza compromessi".

AYANEO, che è forse il nome più interessante quando si parla della “nuova ondata” di console portatili, ha già fatto sapere che arriverà un prodotto chiamato Pocket S, una console portatile basata su Snapdragon G3x Gen 2.

Inizia una nuova epoca di gaming mobile

Con un tempismo curioso, per non dire sospetto, proprio oggi Razer ha annunciato la disponibilità europea di Razer Edge, un’avveniristica console portatile Android basata proprio su Snapdragon G3x Gen 1, cioè la generazione precedente di Qualcomm. E non sarebbe una sorpresa scoprire che è già in cantiere una nuova versione, con il processore nuovo.

Ma non si tratta solo e semplicemente di gaming su Android, perché sembra che le console portatili siano sul punto di tornare di gran moda, e forse siamo a un passo da una nuova esplosione di questa categoria di prodotti.

Prima ovviamente abbiamo avuto la Nintendo Switch, che in qualche modo ha ridefinito l’idea stessa di console con un oggetto che puoi usare in salotto e anche in mobilità.

Prima della Switch c’erano state la PlayStation Portable e la PS Vita; sembravano promettenti ma poi i progetti di Sony da questo punto non erano finiti in nulla di fatto

Prima ancora giocare in mobilità significava oggetti come la Nintendo 3DS, una fantastica console portatile ma che non ha niente a che vedere con ciò che abbiamo oggi.

Sì, e cosa abbiamo oggi? Tanto per cominciare la Steam Deck ha cambiato le carte in tavola una volta per tutte, visto che puoi giocarci a tutti i giochi presenti su Steam, ma in mobilità. Non si era mai vista, né pensata, una cosa del genere fino a quel momento.

Steam Deck ha avuto successo e poco dopo sono arrivate ROG Ally, i modelli AYANEO e in generale le console portatili con Windows. Non sono certo tutte uguali ma l’idea è sempre quella: un sistema gaming Windows che puoi portarti in giro. Un’altra rivoluzione.

Alcuni sistemi sono meno convincenti: Sony Portal per esempio funziona solo dentro casa e trasmette i giochi solo da una PS5 accesa, ma potrebbe trovare il suo pubblico. Logitech invece propone un prodotto con cui si può solo giocare in streaming, qualcosa che rappresenta un’intera nuova categoria di prodotto, con i processori Qualcomm meno costosi e prodotti finale che dovrebbero costare più o meno 200 euro.

Ora, le console con hardware Qualcomm avranno quasi certamente Android, a meno che Vale non decida di adattare il sistema operativo della Steam Deck (improbabile).

Che abbian Android è un grosso problema? Beh, sì e no. Da una parte nn puoi avere i giochi più famosi nativamente, il che è una seccatura. Ma dall’altra hai soluzioni come Xbox Game Pass e GeForce Now: vale a dire che se vuoi giocare a Baldur’s Gate 3 o Starfield sulla console portatile Android, si può fare usando lo streaming.

Sì, lo che in streaming “non è la stessa cosa”, che ci possono essere carenze di qualità, e che non tutti hanno una connessione abbastanza veloce. Tutte obiezioni legittime, ma nessuna di esse è abbastanza solida per fermare tutto. Si può fare, e per molti sarà una buona scelta.

E poi, il gaming su Android ha già dei titoli interessanti. Ma adesso sta arrivando una nuova categoria di dispositivi, con schermi ad alta risoluzione e frequenza, e GPU potenti. Cosa impedirà agli sviluppatori di creare giochi “seri” anche per questa piattaforma?