Le console future saranno sempre connesse, rassegnatevi

Secondo Cliff Bleszinski, ex sviluppatore di Epic Games, in futuro dovremo confrontarci con la connessione obbligatoria su molti dispositivi, comprese le console. L'ex dipendente di Epic difende a spada tratta questa soluzione e sostiene che la tecnologia avanzerà verso questa direzione.

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a cura di Roberto Caccia

Il futuro è sempre più legato al web e gli utenti dovranno abituarsi a dispositivi che richiederanno una connessione a Internet obbligatoria. Questa è l'opinione di Cliff Bleszinski, storico ex sviluppatore di Epic Games, che in un lungo post sul suo blog personale è intervenuto sulla questione della connessione obbligatoria che da qualche settimana sembra monopolizzare le discussioni sul mondo dei videogiochi.

Secondo Cliff Bleszinski il futuro always online è imminente

Tutto è partito da alcune indiscrezioni sulla nuova Xbox di Microsoft, che potrebbe integrare un sistema in grado d'impedire il funzionamento dei giochi in assenza di una connessione a Internet. Recentemente Adam Orth, ex direttore creativo di Microsoft Game Studios, ha espresso su Twitter il suo parere, dicendo di non capire tutte le "tragedie" fatte dagli utenti in merito alla questione e spiegando che la connessione obbligatoria sia una cosa normale nel mondo in cui viviamo.

In seguito a queste dichiarazioni Orth ha lasciato il suo posto di lavoro, anche se non è chiaro se sia stato allontanato dalle alte sfere dell'azienda o se abbia voluto andarsene spontaneamente. Ora è il turno di Bleszinski, che dalle pagine del suo blog si erge a difesa di Adam Orth e dei sistemi "always-online".

"Non sono a conoscenza dei piani futuri di Microsoft, e anche se fossi al corrente di queste cose non andrei a raccontarle sul blog come un idiota. Tuttavia credo che il futuro perennemente connesso stia arrivando. Sta arrivando in fretta e probabilmente sulla maggior parte dei dispositivi che amate usare", spiega Bleszinski, che nel suo curriculum vanta titoli del calibro di Unreal e Gears of War.

SimCity, un gioco che ha fatto discutere per la connessione a Internet obbligatoria - Clicca per ingrandire

"Le analogie di Adam Orth non erano così sbagliate, anche se quella dell'aspirapolvere era piuttosto strana. Sim City, nonostante tutti i problemi del debutto, sta vendendo bene. Diablo 3, l'esempio perfetto di un gioco con un debutto incasinato, si stima che abbia raggiunto i 12 milioni di unità. Sono pronto a scommettere che senza gli elementi legati alla connessione online permanente Diablo 3 avrebbe venduto la metà delle copie", sostiene l'ex sviluppatore di Epic.

Un parere decisamente controverso, visto che stiamo parlando di una delle caratteristiche più odiate dai giocatori di Diablo 3, che di fatto non possono divertirsi con il gioco sviluppato da Blizzard in mancanza di una connessione a Internet. Bleszinski prosegue il suo post ricordando la coraggiosa decisione di Microsoft di permettere l'uso di Xbox Live soltanto con una connessione a banda larga, in un'epoca in cui la diffusione di questa connessione non era ancora così diffusa.

"Nonostante tutto la marcia del progresso è continuata. Prima o poi il nostro governo, Google o un qualsiasi numero di provider metteranno le cose a posto e avremo Internet veloce nella maggior parte del primo mondo", spiega Bleszinski, che in un altro punto del post svela una discussione avvenuta con sua moglie sull'argomento.

Cosa fare in assenza di una connessione al Web? - Clicca per ingrandire

"Mia moglie mi ha chiesto: cosa succede se un giocatore vuole rinchiudersi in una casetta in un bosco per una settimana senza accesso a Internet? La mia risposta è stata che a volte scollegarsi totalmente non è sempre una cosa cattiva. E in ogni caso stiamo parlando di casi limite. La vacanza di una settimana nella casetta nel bosco è soltanto una trentina di ore senza giocare con un videogioco o con un dispositivo concepito per fare molto di più. La tecnologia non avanza preoccupandosi dei casi limite", sostiene l'ex sviluppatore di Epic.

Cosa ne pensate? Credete che la connessione permanente di alcuni dispositivi diverrà realtà nei prossimi anni o che sia ancora troppo presto e che assisteremo a diverse generazioni di prodotti in grado di funzionare offline?