L'FTC mostra tutta la sua incompetenza nella causa su Xbox

L'FTC non ha proprio le idee chiare su come funziona il mercato dei videogiochi e altre prove cominciano a uscire fuori.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

È partita la causa in tribunale che vede contrapporsi da una parte l'FTC (Federal Trade Commission) e Microsoft (Xbox). Tutta la vicenda è interessante perché l'azienda americana si sta trovando costretta a diramare informazioni non propriamente pubbliche, offrendoci anche una visione del futuro di Xbox.

Tuttavia, questo scambio di vedute sta anche confermando che l'FTC (così come la CMA) sembra abbastanza estranea al mondo dei videogiochi o comunque mostra segni di incompetenza abbastanza netta.

La problematica risiede certamente nella valutazione del Cloud Gaming e la Federal Trade Commission, non solo sembra totalmente poco preparata a discutere dell'argomento, ma possiede anche informazioni totalmente errate su alcuni funzionamenti di Xbox Cloud Streaming. A dar prova di ciò è una domanda degli avvocati della commissione anti-trust a Sarah Bond, in cui le è stato chiesto se bisogna essere obbligati a possedere una licenza Windows per videogiocare in streaming ai titoli e chiaramente la risposta è stata un no, imbarazzando anche un po' tutta l'aula e probabilmente lasciando di stessi gli stessi avvocati FTC.

Ricordiamoci che le associazioni anti-trust dovrebbero difendere i consumatori e quindi evitare che si crei una situazione monopolistica dove gli utenti possano in qualche modo ottenere dei chiari svantaggi. A prescindere da ciò, è chiaro l'FTC non conosca poi così bene il mercato dei videogiochi. Sicuramente nel corso dei prossimi giorni usciranno altre informazioni, altrettanto strampalate da questa causa.