Mario e Luigi Viaggio al centro di Bowser + Le avventure di Bowser Jr Recensione

Dieci anni dopo la prima release su DS, torna Mario & Luigi Viaggio al Centro di Bowser, che stavolta ha con sé un'avventura inedita con Bowser Junior

Avatar di Mario Petillo

a cura di Mario Petillo

Contributor

Raccontare della strategia di Nintendo di riproporre in tempi moderni alcuni dei suoi classici più importanti è oramai ridondante: è nota, d'altronde, l'intenzione dell'azienda di Kyoto di rilanciare non solo dei titoli che hanno raggiunto la decade di anzianità, ma anche di farlo con alcune saghe che potrebbero di qui a poco tornare completamente in auge, grazie a una nuova linfa vitale data da un'utenza rinnovata e da una fascia d'età che, colpevole per l'appunto la poca esperienza ai tempi, può approcciarsi a qualcosa di nuovo.

È questo il momento, quindi, di Mario & Luigi, una saga che potremmo definire vicina parente di Paper Mario, ma che in qualche modo offre un gameplay molto più stratificato e vicino agli appassionati degli RPG e dei combattimenti a turni. Per chi è novizio e si approccia a questa saga per la prima volta sembrerà quasi un'eresia accostare Mario ai turni, eppure la scelta di Nintendo fu quantomai interessante e affascinante, tanto da far diventare Mario & Luigi Viaggio al Centro di Bowser il capitolo più appassionante dell'intera saga, che ora finalmente torna su 3DS.

Risucchiati nel mostro

Era l'oramai lontano 2009 quando Nintendo ci mise nelle condizione di dover esplorare l'interno del corpo dell'antagonista di sempre di Mario: un viaggio dentro il mostro che ci metteva nei panni dei due fratelli baffuti alla ricerca dell'uscita dall'universo di Bowser, che ha improvvisamente e in maniera del tutto inattesa ingerito, se non divorato e risucchiato, l'intero Regno dei Funghi. Tutti i personaggi del noto palcoscenico delle vicende di Mario, quindi, si ritrovano all'interno del corpo del drago tartarugoso, costringendo i due fratelli a un duplice e difficile compito: trovare il modo per uscire dal corpo di Bowser e allo stesso tempo salvare tutti i Toad, che colpiti da gravitombolite sono stati trasformati in gigantesche sfere, dalle dimensioni decisamente più ingenti di quella che è la loro semplice dimensione.

Mario & Luigi: Viaggio al Centro di Bowser era riuscito a proporre un gameplay di grande successo grazie al suo essere unico nel suo genere e supportato da un buon comparto narrativo, fondamentale in un titolo che intrattiene per diversi minuti durante una battaglia. Nella riedizione che viene proposta adesso, a dieci anni di distanza dalla prima release, non troviamo nessun tipo di stravolgimento, perché il gameplay così come funzionava all'epoca riesce a tenere l'intrattenimento alto anche adesso, su 3DS. Esplorazione e combattimenti riescono a essere amalgamati egregiamente, offrendo una buona varietà anche dal punto di vista dei dialoghi, che offrono quella vena umoristica che è tipica di Mario e Luigi. Tra l'altro l'avventura tiene impegnati per circa venti ore, così da poter dare anche un buon margine di crescita ai protagonisti, che andranno così a potenziare le proprie abilità e anche i propri valori di battaglia. Tra l'altro il gameplay tiene alta l'attenzione durante i combattimenti facendovi usare non solo il touchscreen, ma anche dei QTE rudimentali che andranno a potenziare i vostri colpi contro gli avversari e a contenere gli eventuali danni.

Mario come Pinocchio

In aggiunta Mario & Luigi Viaggio al Centro di Bowser vi permetterà anche di impersonare l'antagonista principe delle avventure del baffuto idraulico, per l'appunto Bowser. In quelle poche sezioni che vi spingeranno nei panni del mostro sputafuoco vi ritroverete a fare sfoggio della vostra forza e contestualmente anche di una strana cooperazione con Mario: ogni volta che infatti andrete a risucchiare qualche personaggio sullo scenario, nei panni di Bowser, ve lo ritroverete in quello che potremmo definire lo stomaco del mostro, là dove ci sono Mario e Luigi pronti a combattere i malcapitati. Questi avranno diversi pattern d'attacco, perché per giustificare un combat system a turni è necessario offrire una buona varietà di avversari e di rispettive azioni da compiere: ogni nemico ha dei colpi particolari e dovremo essere bravi e attenti a usare il giusto tempismo per difenderci e subire il minor numero di danni possibile.

È chiaro, insomma, che il titolo è rimasto invariato dal punto di vista del gameplay e dei contenuti rispetto all'edizione di dieci anni fa, il che è un classico delle remastered, che non vanno a intaccare quell'aspetto contenutistico che deve essere salvaguardato in ogni riedizione. Ciò che cambia è chiaramente legato all'aspetto visivo e tecnico: dal DS al 3DS l'evoluzione tecnica deve sentirsi e succede anche in questo caso, perché i fondali sono stati tutti ricreati e i personaggi sono più definiti di quanto avevamo visto nel 2009. Tra l'altro, per sfruttare a pieno la tecnologia 3D della console, che era oramai quasi caduta in disuso, sono state realizzate delle cutscene che sfruttano le tre dimensioni. Non da meno però gli effetti visivi legati alla luminosità, che però in alcuni casi comportano qualche incertezza dal punto di vista del framerate, che ne risente di tanto in tanto. Niente che possa, però, andare a inficiare un'operazione nostalgia di buon livello.

Apprendista villain

In aggiunta, però, Viaggio al Centro di Bowser porta con sé una novità altrettanto interessante, che prende le sembianze di un titolo completamente nuovo, ossia Le avventure di Bowser Junior. Un'esperienza inedita dalla durata di circa dieci ore, quindi la metà del titolo principale, che è parallela alle vicende raccontate all'interno del corpo di Bowser, vestendo i panni dell'erede al trono della cattiveria. A differenza però del titolo principale che è un GDR a tutti gli effetti, con i suoi combattimenti a turno, dall'altro lato avremo degli scontri strategici tra le truppe di Bowser Junior e i vari avversari che si metteranno tra lui e la sua ricerca della cura per la gravitombolite.

Un po' come proposto in titoli come Ni No Kuni II, che alternava le sue fasi GDR a quelle strategiche con le battaglie campali, anche Le avventure di Bowser Junior si affidano a un sistema sasso-carta-forbice mettendo in piedi delle unità che si muniscono di armi da mischia, armi dalla distanza e altre volanti. Così avrete modo di pianificare il vostro esercito combinando le varie truppe e arrivando a un gruppo composto da nove diversi componenti, così da poter fronteggiare qualsiasi tipo di nemico. In maniera più stratificata di quanto si possa pensare, però, Bowser junior avrà anche la possibilità di affidare dei perk e dei bonus alle sue truppe, così da poter aumentare la profondità del gameplay e della stessa battaglia. Insomma, un'avventura secondaria che assume le sembianze di una storia molto più principale di quanto possa sembrare. Va da sé che se nel titolo principale dovrete seguire con attenzione tutti i turni del combattimento indovinando il ritmo e il tempismo giusto della pressione dei tasti, qui potrete anche stare a guardare, lasciando il gioco fare da sé. Un aspetto che potrebbe quasi suggerire una piccola vena di pigrizia da parte degli sviluppatori nel realizzare un titolo completamente nuovo, ma che viene chiaramente vanificato, come pensiero, dal dettaglio del gameplay creato.