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Marvel's Guardians of the Galaxy | Recensione, al salvataggio della galassia

Marvel's Guardians of the Galaxy sta per arrivare finalmente nei negozi: scopri cosa ne pensiamo di questo atteso titolo nella nostra recensione!

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Avatar di Giacomo Todeschini

a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Pubblicato il 25/10/2021 alle 15:00 - Aggiornato il 19/10/2023 alle 16:37
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  • Pro
    • Ottima caratterizzazione dei personaggi e dialoghi sontuosi
    • Longevo e narrativamente interessante
    • Bello da vedere e delizioso da ascoltare
  • Contro
    • Struttura di gioco decisamente datata
    • Enigmi ambientali molto semplici

Il verdetto di Tom's Hardware

7.7
Marvel's Guardians of the Galaxy è un buon gioco che riesce a catturare alla grande l’anima dei Guardiani della Galassia, regalandoci una avventura colma di battute ed emozioni. Peccato solo per una struttura di gioco stantia e sui binari, che non sostiene adeguatamente un’opera con molto potenziale. Si poteva sperare in qualcosa di più, ma alla fine dei conti Marvel's Guardians of the Galaxy riesce comunque a rendere tutto sommato onore al nome che porta.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Marvel's Guardians of the Galaxy - PS5

Marvel's Guardians of the Galaxy - PS5

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I Guardiani della Galassia sono sicuramente uno dei team di supereroi più strani presenti in circolazione. Irriverenti, problematici, spacconi, irresponsabili, proni all’illegalità ma soprattutto irresistibili: la squadra composta da Star Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot è difatti qualcosa di fenomenale, una strana ma funzionante amalgama tra personaggi tra loro profondamente diversi ma che insieme formano qualcosa di unico e in grado di raccogliere la simpatia di chiunque.

Un manipolo di celebri supereroi classe 1969, che ha ottenuto una seconda primavera sul grande schermo con i due film diretti da James Gunn e che ora prova a conquistare anche il mondo dei videogiochi con Marvel’s Guardians of the Galaxy di Eidos Montreal. Un ritorno dei Guardiani della Galassia nell’universo ludico, dopo l’avventura grafica marchiata Telltale Games di qualche anno fa, che abbiamo avuto l’occasione di spolpare negli ultimi giorni e di cui siamo finalmente pronti a parlarvi.

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Una squadra fortissima

La prima, doverosa, cosa da dire su Marvel’s Guardians of the Galaxy riguarda sicuramente il sontuoso lavoro fatto da Eidos Montreal sulla caratterizzazione dei vari personaggi. Non solo i vari membri dell’equipaggio della Milano, la nave spaziale dei Guardiani, sono infatti stati ricreati alla perfezione e sono in grado di entrare subito in sintonia con il giocatore, ma anche tutti i diversi alleati, avversari e comprimari vari hanno ricevuto un trattamento con i fiocchi e contribuiscono a rendere Marvel’s Guardians of the Galaxy un titolo sotto tale aspetto perfettamente in linea con le alte aspettative sia dei fan del MCU, che di quelli che preferiscono il versante cartaceo dei supereroi Marvel.

Non solo i vari personaggi ma anche la trama che sta alla base del gioco è di livello e, sebbene in certe fasi un po’ troppo diluita, riesce a rendere onore ai Guardiani della Galassia e all’immaginario che la Marvel ha creato negli ultimi cinquant'anni. In questa avventura, della durata di una decina abbondante di ore, Star Lord e compagni si trovano infatti a fronteggiare una misteriosa e pericolosa setta che, guidata da un’oscura entità, minaccia di distruggere l’intera galassia.

Un’odissea che ci porterà tra svariati universi, basi spaziali e chi più ne ha più ne metta e che è contraddistinta da un gran numero di differenti situazioni, a partire dagli immancabili combattimenti fino ad arrivare a lunghi dialoghi, passando anche per delle piccole sezioni al comando della Milano.

Da segnalare sono poi un gran numero di cinematiche, parte integrante del gioco stesso, che arrivano a durare singolarmente anche diversi minuti. Sarebbe decisamente deleterio, vista la preponderanza dell’impianto narrativo del gioco e il suo orientamento cinematografico, il volerle saltare ma un’opzione per farlo non sarebbe decisamente stata male, vista la loro non sempre trascurabile lunghezza.

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Degna di nota è soprattutto la grande ironia che permea quasi ogni situazione del gioco strappando ben più di una risata e che è aiutata da una qualità dei dialoghi di alto livello. Ogni singola battuta è infatti studiata quasi alla perfezione e ben si incastra con il preciso momento in cui è posizionata all’interno dell’avventura. In tal senso Eidos Montreal ha pensato addirittura a diversi ilari scambi da utilizzare quando con Star Lord ci allontaniamo dalla via maestra, in cui i Guardiani della Galassia ci scherniscono più o meno amorevolmente per il nostro scarso orientamento.

Non solo grasse risate costituiscono però il canovaccio narrativo di Marvel’s Guardians of the Galaxy, ma anche momenti più impegnati, capaci di approfondire il background dei vari personaggi e talvolta anche di emozionare e commuovere, introducendo dinamiche e situazioni non sempre facili da trattare. In Marvel’s Guardians of the Galaxy di Eidos Montreal c’è quindi, proprio come nelle controparti cinematografiche dedicato alla stramba squadra di eroi spaziali, di cui divertirsi, ma anche di cui emozionarsi e riflettere. Un lavoro, quello sulla parte narrativa, che, lo ripetiamo, è decisamente di valore.

Un salto nel passato

Non è purtroppo tutto oro quel che luccica e dove Marvel’s Guardians of the Galaxy mostra grandi difetti è nella propria struttura, che definire semplicemente datata è quasi un complimento per l’ultima fatica di Eidos Montreal. L’intera campagna di gioco, che si suddivide in 16 differenti capitoli, è infatti segnata dal medesimo leitmotiv, fatto di corridoi più o meno lunghi e arene in cui affrontare piccole orde di nemici.

In Marvel’s Guardians le possibilità di esplorazione of the Galaxy sono infatti ridotte al lumicino, con le poche, pochissime deviazioni dalla strada maestra che hanno una durata al massimo di qualche decina di secondi ed esistono solo per prendere qualche collezionabile o strumento per il potenziamento. Un sistema di gioco anacronistico, che catapulta all’indietro di ben più di una decina di anni, dove era più tollerabile a causa di piattaforme decisamente meno performanti sul lato tecnico, e che risulta oggi a dir poco obsoleto.

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A provare a smorzare tale ripetitività di fondo, riuscendoci però solo in parte, sono di tanto in tanto delle sezioni leggermente differenti, come ad esempio le già precedentemente citate fasi al comando della Milano. Concorrono in tale senso anche diversi enigmi ambientali, che richiamano le caratteristiche dei vari Guardiani della Galassia: Gamora può ad esempio fendere degli ostacoli con la propria lama o arrampicarsi sulle pareti, Drax spostare grossi pilastri o demolire determinati muri, Groot creare dei ponti d’arbusti e Rocket, infine, intrufolarsi in piccoli pertugi o hackerare qualche porta.

Meccaniche certamente simpatiche e in linea coi personaggi di gioco, ma non sempre sfruttate a dovere. Non capita infatti quasi mai nel corso del gioco di trovarsi in dubbio su come proseguire e altrettanto raramente capita di far entrare in simbiosi le varie abilità dei Guardiani della Galassia in questi piccoli enigmi ambientali, che restano quindi null’altro che delle semplici e brevi variazioni del tema all’interno della basilare struttura di gioco.

Due blaster per domarli

Molto più valido, per quanto anche in questo caso non certo trascendentale, invece il gameplay durante i vari combattimenti. Durante i diversi scontri, ma anche nelle altre zone di gioco, ci metteremo infatti nei panni di Star Lord, con tanto dei suoi formidabili blaster e gli invidiabili stivali razzo, con il gioco che assume delle sembianze da TPS. Dash, attacchi caricati, sistema di ricarica alla Gears of War e abilità speciali: in tali occasioni Marvel's Guardians of the Galaxy assume tutti i vari stilemi da shooter in terza persona.

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Non mancano neanche i danni elementali, con i blaster di Star Lord che sono in grado di scagliare proiettili ghiacciati, fare danno elettrico o da fuoco e, infine, anche attrarre a sé i nemici tramite colpi d’aria. Tutte possibilità di offesa che si sposano più o meno bene con le varie tipologie di avversari che ci troveremo ad affrontare, visto che ognuna di esse è contraddistinta da una debolezza a uno dei quattro elementi.

Presenti poi anche in tal caso le peculiarità dei vari Guardiani della Galassia, con gli attacchi speciali di Gamora e compagnia che possono essere di tanto in tanto richiamati tramite un doppio comodo menu a croce: il primo per scegliere quale guardiano utilizzare e il secondo per decidere la skill da scatenare. Anche in quest’ottica ogni personaggio ha delle abilità che ne rispecchia le caratteristiche, con Groot che è ad esempio in grado di immobilizzare i nemici con i propri rami, Rocket di bombardarli con il proprio arsenale e così via. Molto carine sono anche le varie combo che si possono creare in sintonia con i vari guardiani una volta indebolito abbastanza un avversario, realizzate attraverso dei brevi ma accattivanti filmati.

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Completa infine il quadro complessivo la meccanica dell’adunata, ossia la possibilità di richiamare a sé tutti i Guardiani della Galassia per spronarli a dare il massimo durante lo scontro in questione. In tali frangenti, dopo aver sentito un breve scambio di battute tra i vari supereroi, saremo chiamati a effettuare una scelta binaria tra due frasi con cui motivarli.

Per quanto le scelte non siano sempre chiarissime, forse anche a causa di qualche licenza artistica di troppo in fase di localizzazione, scegliere bene porterà a un momentaneo buff d’attacco all’intera squadra, mentre sbagliare lo concederà solo a Star Lord. Una meccanica tutto sommato semplice ma ben integrata sia con il gioco che con le relazioni umane fra i Guardiani della Galassia e che riesce a offrire una botta d’adrenalina, grazie alle irresistibili canzoni che partono in seguito al compimento di queste scelte.

Senza infamia né lode le varie tipologie di nemici, ben realizzate sia sul piano del design, che su quello delle dinamiche, ma non in grado di sorprendere o aggiungere alcunché di nuovo al genere. Poco ispirate anche le poche boss battle presenti, che non riescono mai a regalare scontri memorabili o meccaniche di gioco in grado di venire ricordate a lungo.

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La grande bellezza di Marvel's Guardians of the Galaxy

Nulla da dire, invece, per quanto riguarda l’aspetto tecnico artistico, con Marvel's Guardians of the Galaxy che è una gioia sia per gli occhi che per le orecchie. Ogni singola location del gioco è infatti stata ricreata con grande cura e dedizione da Eidos Montreal, con alcuni pianeti, ma non solo quelli, che sono in grado di regalare degli scorci davvero niente male.

Ottima la resa tecnica, con i diversi ambienti di gioco che sono costellati da elementi e dettagli, senza mai andare a inficiare, almeno su PS5, sul framerate del titolo. Presenti a oggi due modalità grafiche, con la terza dotata di ray tracing in arrivo prossimamente, una più votata alla fluidità e una alla qualità visiva. Scegliere la prima non comporta in ogni caso pesanti rinunce sul piano della resa grafica, con Marvel's Guardians of the Galaxy che anche in tal caso resta parecchio bello da vedere.

Magistrale, e non c’erano assolutamente dubbi a riguardo, la colonna sonora, che annovera al suo interno dei veri e propri capolavori, intervallati anche da dei pezzi inediti di ottima fattura. Una compilation anni ’80 in grado di fare la gioia di tutti e di render ancor più iconiche le nostre scorrazzate in compagnie dei Guardiani della Galassia.

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