Mercenaries 2, ritorno atteso, risultato imprevisto

Il duo Pandemic / Electronic Arts torna alla ribalta con il seguito di un buon titolo della generazione scorsa. Le premesse della vigilia erano ottime, ma i fatti dicono il contrario.

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a cura di Tom's Hardware

Vendetta in stile mercenario

Genere: Azione

Sviluppatore: Pandemic

Distributore: Electronic Arts

Voto: 5/10

Nel mercato dei videogame sono realmente pochi i casi in cui un seguito si è dimostrato meno performante del suo prequel. Per carità, errare è umano e stupire è sempre più difficile, ma nel caso di Mercenaries 2: Inferno di Fuoco non si può proprio dire che i ragazzi di Pandemic abbiamo provato in qualche modo a ripetersi. Il titolo era già nato sotto una cattiva stella, con un'uscita più e più volte rinviata sin dalla sua prima release date ufficiale, che risale all'inizio dello scorso anno. Il tempo non è evidentemente servito per migliorare il risultato finale (difficile pensare cosa ne sarebbe venuto fuori nel 2007), o quanto meno ad avvicinarsi a pionieri del genere action, vedi un certo Grand Theft Auto IV.

Ma andiamo con ordine. Mercenaries 2 abbandona le terre orientali della Corea del Nord per trasferirsi in Venezuela, terra di numerose riserve di petrolio. Ancora una volta i protagonisti sono tre (affiancati dall'instancabile Fiona Taylor in cabina di regia): Mattias Nilsson, il kamikaze svedese, Chris Jacobs, il bruto americano e Jennifer Mui, la dolce cino-britannica. Sbarcati nel territorio di Hugo Chavez per una sola ed unica missione, i mercenari saranno in breve tempo denunciati, presi come obiettivo principale ma, soprattutto, non pagati. Un incubo per chi venderebbe cara la pelle per un pugno di dollari.