Uomo minaccia di morte Square Enix per delle loot box

Le loot box sono un argomento delicato, ma un uomo si è spinto oltre quando ha minacciato di morte Square Enix, per non aver ottenuto l'oggetto desiderato.

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a cura di Nicola Armondi

Un uomo di venticinque anni è stato arrestato con l'accusa di aver spedito delle email a Square Enix, minacciando di morte lo staff. Basandoci su quanto riportato da Livedoor News, l'uomo avrebbe inviato una email il 5 febbraio all'ufficio di Tokyo di Square Enix. Il testo, che vi riportiamo in traduzione, era: "Hey, staff, domani verrò a uccidervi, preparatevi [per la vostra punizione]".

In giapponese, secondo quanto riportato da Kotaku, l'ultima parte del testo è "kubi arattokeyo” (首洗っとけよ), che letteralmente dovrebbe significare "lavati il collo". Si tratta di un'espressione che ritrova le proprie radici nel suicidio rituale samurai: dopo che un samurai si è inferto un colpo alle viscere, il kaishakunin gli taglia la testa. Lavarsi il collo, quindi, indica che ci si deve preparare a ricevere la punizione definitiva.

Questa minaccia ha ovviamente spinto Square Enix ad aumentare la sicurezza e, il 29 marzo, l'uomo è stato arrestato. Il 25enne ha poi confessato, dichiarando: "Ho speso più di 200.000 yen (circa 1600 euro) su quel gioco e non ho ottenuto l'oggetto (in-game) che volevo, quindi ho inviato quell'email per vendetta."

Secondo quanto riportato dal sito Hamusoku, sembrerebbe che tale cifra sia stata spesa su un gacha virtuale, una sorta di loot box. I gacha sono l'equivalente videoludico delle capsule giocattolo, chiamate gacha-gacha, in giapponese.

Non si tratta inoltre della prima volta che una minaccia di morte viene recapitata a Square Enix: lo scorso settembre, circa trenta email contenenti la parola "uccidere" sono state inviate allo staff. Le autorità stanno ora investigando per capire se anche queste sono legate o meno al sospettato appena arrestato. Fortunatamente, non è accaduto nulla di irrimediabile: speriamo che l'uomo non avesse reali intenzioni di fare del male a qualcuno e che situazioni di questo tipo non si verifichino ancora.