Conclusione

Dopo 12 anni arriva il seguito di Nights: Into Dreams, cioè Night: Journey of Dreams. Purtroppo si tratta di un gioco che non ha convinto tutti, anzie, è apprezzabile quasi esclusivamente dai soli fanatici della serie.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusione

Nights: Journey of Dreams offre un po' di tutto per tutti. Come seguito, si desidererebbe “more of the same”, soprattutto quando è passata una decina di anni dal titolo originale. Ma a causa di tutta questa attesa, molti fan possono essere stati schiacciati dall'hype. Ma il gioco non sopravvive alle attese e all'hype generato. Tornando a guardare il gioco per quello che è, e non solo come seguito, Nights mischia bei momenti di gioco ad altri terribili. Proprio come accade per la grafica.

Ma questo è un gioco che può piacere a tutti? Assolutamente no. Nights è uno di quei giochi che chiedono di essere rigiocati per ottenere un punteggio migliore. Ottenendo una C o una valutazione migliore si sbloccano delle aggiunte. Ma ne vale la pena? Solo per chi vuole curare il giardino My Dreams o gareggiare contro altri giocatori tramite la Nintendo WiFi Connection.

Nights è adatto agli appassionati ed ai fanboy Sega che sbavano sopra ogni cosa Takashi Iizuke tiri fuori. Come accennato prima, il gioco ha persino infastidito i giocatori giovani, che hanno persino messo in dubbio la valutazione ESRB. Nights sembra, nel complesso, un lavoro di patchwork, sviluppato poco e senza coesione. Se non avesse avuto lo splendido giardino con cui giocare ed il supporto multiplayer online, il gioco sarebbe potuto essere un pasticcio puro e semplice. Fortunatamente, ha dei lati buoni, e sono quelli che soddisferanno i fan che hanno atteso così a lungo il ritorno del loro beniamino.

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