L’entusiasmo per il nuovo capitolo della saga Battlefield ha raggiunto livelli sorprendenti ancora prima del lancio ufficiale della beta aperta. Oltre 9.000 giocatori si sono collegati contemporaneamente alla beta di Battlefield 6 su Steam nel momento stesso in cui è stato reso disponibile il pre-caricamento, dimostrando un interesse che supera perfino quello registrato da Battlefield 2042, l’ultimo capitolo pubblicato. Si tratta di un fenomeno curioso: migliaia di utenti si sono radunati virtualmente per un gioco che, tecnicamente, non è ancora giocabile.
La corsa al pre-caricamento che rivela l'hype
Dal 4 agosto alle 17:00 (ora italiana), i fan hanno potuto iniziare a scaricare i file della beta in anticipo rispetto all’apertura ufficiale prevista per il 7 agosto alle 10:00. I dati raccolti da SteamDB mostrano numeri sorprendenti: il picco di 9.463 utenti contemporanei durante il pre-caricamento si avvicina ai 11.245 giocatori attivi nelle 24 ore di massimo traffico registrate da Battlefield 2042, tuttora disponibile.
La community si sta organizzando in modo creativo per riempire il tempo d’attesa. Molti utenti stanno impiegando circa mezz’ora a personalizzare l’interfaccia, regolare i colori dei menu e impostare il campo visivo delle armi, preparandosi con cura all’esperienza di gioco vera e propria.
Lobby virtuali trasformate in sale d'attesa social
L’aspetto forse più interessante è l’uso sociale di questi ambienti ancora vuoti. Un utente di Reddit, gruggers1, ha raccontato di aver accumulato “6,4 ore totali nella beta finora”, semplicemente “seduto nella lobby a chiacchierare con gli amici tramite la chat vocale del gioco”. Questa trasformazione spontanea dei menu in luoghi di ritrovo dimostra quanto la community sia affamata di nuovi contenuti e pronta a viverli anche prima dell’avvio vero e proprio.
Non mancano però le difficoltà tecniche. EA ha introdotto un requisito obbligatorio: l’attivazione del Secure Boot nel BIOS per poter avviare la beta. Una barriera tecnica imprevista per molti giocatori PC, che si sono ritrovati costretti a intervenire manualmente nelle impostazioni hardware. Una misura comprensibile sul fronte della sicurezza anti-cheat, ma che ha generato più di qualche grattacapo nella fase iniziale.
Segnali positivi per EA in un momento cruciale
Dal punto di vista commerciale, questi numeri rappresentano un segnale positivo per Electronic Arts, che ha dichiarato di puntare tutto su Battlefield 6. Dopo le performance deludenti del capitolo precedente, l’azienda si trova in un momento delicato e ha investito molto su questo progetto. L’interesse mostrato dalla community è quindi un primo passo incoraggiante.
Il produttore Jeremy Chubb ha rivelato che Battlefield: Bad Company 2 ha rappresentato “un’enorme ispirazione” per questo nuovo episodio, suggerendo un ritorno alle origini che potrebbe spiegare parte dell’entusiasmo attuale. Resta da vedere se questi numeri legati al pre-caricamento si tradurranno in un successo concreto quando la beta sarà effettivamente giocabile, trasformando l’attesa in azione.