Il mondo della preservazione videoludica ha raggiunto un traguardo straordinario che sembrava quasi impossibile fino a pochi anni fa. PCSX2, l'emulatore di riferimento per PlayStation 2, è riuscito a garantire la compatibilità con il 99,5% dell'intera libreria della console giapponese, un risultato che assume un significato particolare considerando l'abbandono di questo patrimonio da parte dei publisher e dello stesso produttore originale. Un risultato che testimonia come la comunità degli appassionati abbia dovuto sobbarcarsi l'intera responsabilità di salvare migliaia di titoli dall'oblio digitale.
Parliamo di una libreria composta da oltre 4000 giochi, tutti distribuiti esclusivamente in formato fisico all'epoca, che rischiavano di scomparire definitivamente senza l'intervento della scena emulativa. PlayStation 2 detiene tuttora il primato di console più venduta nella storia, e chi l'ha vissuta ricorda quell'epoca come un momento irripetibile per varietà e qualità delle esperienze ludiche offerte. Eppure, paradossalmente, proprio questo patrimonio è rimasto per anni in una sorta di limbo, senza alcun interesse commerciale a preservarlo attraverso canali ufficiali.
Attualmente rimangono soltanto quattro titoli incompatibili con l'emulatore: Final Fantasy XI, Marvel Nemesis: L'ascesa degli esseri imperfetti, DRIV3R e World Series Baseball 2K3. Si tratta di casi particolari che presentano evidentemente problematiche tecniche specifiche ancora da risolvere, ma che rappresentano comunque una minuscola percentuale rispetto all'enorme catalogo ormai perfettamente funzionante.
La superiorità di PCSX2 non si limita alla semplice compatibilità. Le prestazioni dell'emulatore superano persino quelle dell'emulazione ufficiale proposta in passato da Sony stessa, offrendo una resa visiva migliorata e stabilità superiore. Gli appassionati che possiedono le copie originali dei giochi possono così riversarle e goderle su schermi moderni, con l'aggiunta di filtri grafici e miglioramenti che l'hardware originale non poteva offrire, oltre a funzionalità contemporanee come il salvataggio rapido o il riavvolgimento.
Va sottolineato che l'emulazione in sé è perfettamente legale, mentre rimane illegale scaricare versioni piratate dei software. Il progetto PCSX2 rappresenta quindi uno strumento fondamentale per chi voglia rivivere legittimamente i propri acquisti originali, trasformando supporti fisici ormai fragili e invecchiati in esperienze giocabili anche a distanza di decenni. Un esempio concreto di come la comunità possa riuscire dove l'industria ha preferito voltarsi dall'altra parte, spesso ostacolando attivamente questi sforzi di conservazione culturale.
Il successo di questo progetto dimostra l'importanza vitale degli emulatori nella preservazione della storia videoludica. Senza iniziative simili portate avanti dalla comunità, gran parte della produzione PlayStation 2 sarebbe destinata a scomparire, accessibile solo a chi possiede ancora hardware funzionante e copie fisiche in buone condizioni, due elementi sempre più rari con il passare del tempo.