PES 2014 senza editor di stadi e campi spagnoli, colpa di EA

Pro Evolution Soccer 2014 non potrà contare sugli stadi spagnoli e sull'editor di stadi. Konami spiega che la responsabilità è da imputare alla politica di licenze aggressive di Electronic Arts.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Pro Evolution Soccer 2014 non includerà l'editor di stadi e non potrà contare sugli stadi spagnoli. La conferma arriva direttamente da Konami, per la precisione da Adam Bhatti, community manager di Pro Evolution Soccer.

Nel post sul blog di Winning Eleven (il nome giapponese della saga calcistica di Konami) scritto da Bhatti si legge che la mancanza di questi elementi è imputabile a Electronic Arts, storica rivale della software house giapponese con la serie FIFA.

Balotelli e amici si preparano per una notte di festeggiamenti all'Hollywood di Milano

"Quest'anno EA è stata estremamente aggressiva nello stringere accordi esclusivi con club e campionati, e questo significa che non possiamo implementare i principali stadi europei, inclusi tutti gli stadi spagnoli. La notizia ci ha colto di sorpresa e le tempistiche saranno un problema, visto che non faremo in tempo a ricostruire altri stadi per rimpiazzarli. PES 2014 arriverà sul mercato con circa 20 stadi", spiega Bhatti, aggiungendo che il colpo più grosso sia proprio la perdita dell'editor degli stadi.

"Non posso addentrarmi nei dettagli, ma questo aspetto in particolare ci ha fatto riflettere sull'acquisizione di licenze, e siamo determinati a controbattere a partire dall'anno prossimo. Rimuovere elementi ogni anno dalla modalità edit snatura l'anima di PES e noi non dobbiamo permettere che accada", continua il community manager di PES.

Se per la questione delle licenze Konami può fare ben poco, considerando lo strapotere economico di Electronic Arts nell'assicurarsi contratti esclusivi con squadre e campionati importanti, non si può sicuramente accusare altre software house per la mancanza di elementi di gioco, come la pioggia.

Avete capito bene, in PES 2014 tutte le partite si svolgeranno in condizioni climatiche eccellenti, senza pioggia o neve ad infastidire i giocatori. Konami spiega di non aver implementato la pioggia in PES 2014 perché avrebbe dovuto rifare tutto il gioco da zero.

###old2322###old

A quanto pare il problema non è l'effetto dell'acqua che scende dal cielo ma le conseguenze della pioggia a livello di gameplay. Si parla dunque di campo scivoloso, di rimbalzi diversi della palla e di bilanciamento della forza delle squadra, a seconda dell'abitudine a certi tipi di clima.

Per spezzare una lancia in difesa di Konami si può dire che le licenze non siano mai state il fulcro dei vari Pro Evolution Soccer che han fatto divertire milioni di appassionati in tutto il mondo. Se la saga calcistica della software house giapponese ha avuto successo il merito è del gameplay, al di là dei vari Roberto Larcos, Alessandro Del Peiro, Roberto Faggio o Batutista, che in più di un'occasione ci hanno strappato diversi sorrisi, anche a distanza di anni.

Sul tema pioggia invece c'è poco da dire e a quanto pare l'uso del nuovo motore Fox Engine si è rivelato un'arma a doppio taglio. L'appuntamento è rimandato a PES 2015, sperando che Konami sfrutti quest'anno sabbatico di assenza dalle console next gen per sfornare un prodotto di qualità. Ricordiamo infatti che PES 2014 uscirà il 19 settembre su PC, PS3, Xbox 360, Nintendo 3DS, PSP e perfino su PS2, ma non su Xbox One e PS4. Una scelta voluta ma che lascerà inevitabilmente il fianco scoperto al rivale FIFA di EA, presente all'appuntamento con le console next gen di Sony e Microsoft.