Power-On
Priva di tasti in rilievo, la PS3 si accende con un delicato tocco sul logo di accensione o, più semplicemente, premendo il logo centrale del Sixaxis (una volta avviata, la console è silenziosissima, così come nel corso dei caricamenti da disco). La schermata iniziale, che accoglie l’utente con la scritta Sony Computer Entertainment, è accompagnata da un brevissimo e sofisticato accenno musicale (avete presente le preparazioni orchestrali?), terminando nell’ormai consueto menu Cross Bar (nato con la PSX – versione multimediale di PS2 disponibile unicamente in Giappone – ed in seguito reintrodotto su PSP).
Sfogliando le voci orizzontalmente, è possibile individuare buona parte delle opzioni già disponibili nella prima console portatile di casa Sony. Oltre ad una classica scelta degli Utenti, si possono infatti scorrere le Impostazioni di sistema, il canonico trio di voci relative agli aspetti multimediali (Foto, Musica, Video), l’icona per la gestione dei giochi, le opzioni relative alla Rete (navigazione web / PlayStation Store) e la propria lista Amici.
Analizzare ogni singola voce del menu prenderebbe troppo tempo, ma è comunque importante sottolineare alcune delle innovazioni introdotte con PlayStation 3. Addentrandosi nella parte relativa al sistema, è impossibile non notare il tool per l’installazione di un nuovo sistema operativo (riconferma della compatibilità con Linux), scelta che necessita di una ripartizione del disco e di un’immediata formattazione (da notare che solamente 2 GB sono occupati dal sistema operativo originale).
Ogni singola periferica collegabile alla console, dall’utilissima combo mouse e tastiera, senza tralasciare eventuali macchine fotografiche o cuffie USB, è singolarmente configurabile, permettendo di scegliere, ad esempio, la tipologia di tastiera o la velocità del puntatore.