Resident Evil 2: Il sequel migliore del prequel

In questo episodio della nostra rubrica Retro Corner andremo a scavare a fondo nelle origini del survival horror...

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a cura di Michele Pintaudi

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È una nostra personale opinione, sia chiaro. A nostro avviso, Capcom è riuscita a dar vita ad un sequel addirittura migliore rispetto al suo predecessore. E gli sforzi profusi sono stati davvero notevoli, tali al punto che per ottenere il risultato sperato dai piani alti di Capcom, il sequel di Resident Evil, giunto ad una fase di progettazione del 70%, è stato cancellato e riscritto da zero!

Pare che il risultato finale ottenuto dal maestro Mikami, non abbia soddisfatto le aspettative dei dirigenti della compagnia. La versione originale di Resident Evil 2 prevedeva come protagonisti l'agente di polizia della RPD Leon S. Kennedy e la campionessa di motocross Elza Walker. Le differenze con la versione finale che noi tutti oggi conosciamo, sono da attribuire a degli enigmi molto più complessi, una grafica meno dettagliata a favore di molti più zombi sullo schermo e alcuni ambienti totalmente rivisti. La stazione di polizia di Raccoon City è sicuramente uno degli scenari più memorabili per molti di noi, ma sappiate che nella prima versione di Resident Evil 2, la stazione aveva un aspetto molto moderno e totalmente differente rispetto a quello gotico della versione finale.

residentevil2

Resident Evil 2 (1998)

L'abbandono della versione primaria, oggi amichevolmente riconosciuta dai fan e dalla stessa Capcom come Resident Evil 1.5, ha favorito lo sviluppo di un titolo molto più raffinato. Il dettaglio dei personaggi, i fondali bidimensionali egregiamente ridisegnati e l'introduzione di Claire Redfield come protagonista insieme all'agente Kennedy, danno maggior continuità alla serie (la Redfield in questione è proprio la sorella di Chris apparso nel primo episodio).

Nella versione finale, gli sviluppatori hanno dedicato maggior attenzione agli effetti sorpresa e alla trama che mostrerà la vera natura della minaccia dilagante del T-Virus, tramutatosi in G-Virus. Il risultato è quello di un titolo che viene ricordato oggi come uno dei migliori in assoluto della serie, nonché responsabile di aver segnato la cosiddetta "Epoca Playstation".