La concorrenza si chiama Amiga

Milioni di poligoni al secondo, videogiochi che sfiorano la realtà, effetti speciali inimmaginabili sono il pane dei giorni moderni. Ma come è iniziato il tutto? Rivisitiamo gli albori dell'era della VGA.

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a cura di Tom's Hardware

La concorrenza si chiama "Amiga"

Qualcuno si ricorda l'Amiga?

Anticipiamo che a questa macchina leggendaria dedicheremo un approfondimento in un prossimo articolo.

Va comunque detto in questa sede che nello stesso periodo di lancio della VGA, ovvero l'anno 1987, usciva una macchinetta cara a molti: l'Amiga 500. Il piccolo miracolo di casa Commodore sulla carta pareva non poter competere con i nuovi PC con VGA. Era infatti limitata, a livello grafico, a una selezione di 32 colori da da una palette di 4096. Inoltre l'immagine era visualizzata non sempre su monitor, ma spesso su semplici televisioni.

Nonostante tutto ciò, l'Amiga fece spesso mangiare la polvere ai cari PC. Innanzitutto aveva il vantaggio di essere una macchina ?fatta così e basta?, che significa, sostanzialmente, no schede grafiche diverse, no processori diversi, ecc... cosa che permetteva ai programmatori di conoscere l'esatto comportamento dei vari componenti, le limitazioni, i trucchi? insomma si poteva davvero spremere!

Varie modalità "speciali", molte delle quali non documentate, permettevano di ottenere quell'in più che in molti casi la faceva rivaleggiare con gli odiati avversari PC . Per chi non lo sapesse, c'era un odio profondo tra Pcisti ed Amighisti, e mi stupisco che non sia sfociato in una guerra civile.

Rimanendo in tema di grafica, confrontiamo una schermata di Monkey Island su Amiga con l'equivalente EGA. Come vedete, è nettamente migliore di quest'ultima anche se, a onore del vero, leggermente inferiore a quella VGA.

La versione per la piccola macchina di casa Commodore aveva però alcuni vantaggi che spiegheremo in altri articoli e ora accenniamo solamente. Per esempio l'Amiga vantava un sonoro che ancora oggi lascia stupefatti. Inoltre in molti casi si poteva ?ingannare? il chip video dell'Amiga, detto ?Denise?, con l'utilizzo della modalità ?half-brite?, un trucchetto che consentiva di ottenere altri 32 colori in realtà erano i 32 di base a mezza intensità. Potrebbe sembrare strano e inutile invece, considerando quante schermate sono formate da diverse tonalità di uno stesso colore, i programmatori apprezzarono e utilizzarono questa modalità assai spesso.

The Secret of Monkey Island su Amiga

The Secret of Monkey Island su PC in modalità EGA