Sony ci mette una pezza, i contenuti acquistati non saranno rimossi

Sony ha annunciato una svolta rassicurante per chi aveva precedentemente acquistato programmi Discovery dal PlayStation Store.

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a cura di Andrea Maiellano

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Sony ha annunciato una svolta rassicurante per chi aveva precedentemente acquistato programmi Discovery dal PlayStation Store. L'azienda aveva inizialmente programmato per il prossimo 31 dicembre, la rimozione degli show Discovery dal network PlayStation, con la conseguente cancellazione, dalle librerie degli utenti, dei titoli acquistati a causa della scadenza degli accordi di licenza.

Tuttavia, grazie a dei nuovi aggiornamenti, proprio negli accordi di licenza con Discovery, Sony ha cambiato questa decisione.

Questa modifica è arrivata dopo l'annuncio che circa 1.200 titoli sarebbero stati coinvolti nella rimozione, senza alcuna possibilità di rimborso per gli acquirenti che li avevano precedentemente acquistati.

L'azienda aveva preso questa decisione poco dopo che Warner Bros Discovery, la società madre di Discovery Channel, aveva rivelato una perdita di 2,5 milioni di abbonati nel servizio di streaming Max in, soli, sei mesi, portando il colosso a voler rimuovere i suoi contenuti dalle altre piattaforme digitali per favorire il proprio servizio in streaming.

Le dichiarazioni di Sony sono state concise e non hanno affrontato approfonditamente né i problemi di licenza, né come sia stata risolta la problematica con Warner e se la soluzione è da considerarsi definitiva.

Tuttavia, la situazione ha sollevato domande significative sul concetto di proprietà nell'era dei beni digitali. L'acquisto di contenuti digitali dovrebbe, teoricamente, garantire un accesso duraturo ai contenuti, poiché non c'è una componente fisica soggetta a deterioramento o smarrimento. 

Questo episodio ha dimostrato che, al contrario, questa sicurezza non è garantita, poiché gli accordi di licenza possono cambiare, con conseguente rimozione della licenza di riproduzione dei contenuti precedentemente acquistati.

La reazione al primo annuncio di rimozione dei programmi Discovery ha suscitato incertezza e preoccupazione sull'idea di proprietà dei contenuti digitali. Questo evento ha enfatizzato la vulnerabilità degli acquisti digitali, portando a speranze per una maggiore stabilità negli accordi tra fornitori e reti al fine di proteggere i diritti dei consumatori.