La battaglia legale tra Sony Interactive Entertainment e una piccola azienda di Hong Kong sta rivelando fino a che punto i giganti dell'industria videoludica siano disposti ad arrivare per proteggere i propri marchi. Al centro della disputa c'è una questione apparentemente surreale: se le parole "cane" e "gatto" possano essere abbastanza simili da generare confusione tra i consumatori. Sony ritiene di sì, e ha costruito su questa premessa un'opposizione formale contro il deposito del marchio "Naughty Cat".
L'USPTO (United States Patent and Trademark Office) ha ricevuto la documentazione completa da parte degli avvocati di Sony, che contestano la richiesta di registrazione presentata da Naughty Cat Co., Limited. Questa società con sede a Hong Kong opera in un settore completamente diverso rispetto al mondo dei videogiochi: le sue due applicazioni presenti sull'App Store sono infatti giochi d'azzardo online che promettono ricompense in denaro reale agli utenti.
Nonostante l'abisso che separa i capolavori narrativi come The Last of Us e Uncharted dalle slot machine digitali, i legali di Sony hanno deciso di mostrare i denti contro questo competitor felino. La loro argomentazione si basa sulla presunta somiglianza confondente tra i due marchi, un concetto che nel diritto dei marchi può assumere interpretazioni molto ampie.
La strategia legale di Sony
Gli avvocati di Sony costruiscono la loro difesa su due pilastri fondamentali. Il primo riguarda la struttura linguistica dei marchi:
"Il primo elemento dominante dei due marchi, NAUGHTY, è identico", sostengono i legali. "I secondi elementi, DOG e CAT, sono altamente simili in quanto entrambi si riferiscono ad animali domestici".
La seconda linea di attacco tocca le possibili conseguenze sul pubblico: secondo Sony, questa somiglianza potrebbe indurre i consumatori a credere erroneamente che Naughty Cat sia affiliata a Sony Interactive Entertainment o a Naughty Dog, o che i suoi prodotti siano autorizzati o approvati dalle due aziende.
L'opposizione va oltre, sostenendo che qualsiasi registrazione del marchio Naughty Cat "porterà il pubblico a concludere, incorrettamente, che il richiedente è o è stato affiliato o connesso con SIE, e/o che i beni del richiedente forniti sotto il marchio del richiedente sono o sono stati autorizzati, sponsorizzati, approvati o concessi in licenza da SIE".
Un elemento cruciale nella battaglia riguarda le date di primo utilizzo dei rispettivi marchi. Mentre Naughty Cat Co. rivendica un primo utilizzo datato 25 dicembre 2023, il marchio Naughty Dog è ovviamente in uso da molti anni prima, conferendo a Sony un vantaggio significativo in termini di precedenza temporale.
L'USPTO ha già stabilito un calendario preciso per risolvere la controversia. Naughty Cat Co., Limited ha tempo fino al 12 luglio per rispondere all'opposizione di Sony. Nel caso in cui l'azienda di Hong Kong non riesca a presentare una risposta entro questa scadenza, l'ufficio brevetti potrebbe considerare la domanda come abbandonata, consegnando automaticamente la vittoria a Sony.
Se invece la disputa dovesse proseguire, il caso potrebbe approdare in tribunale nel 2026, dando vita a quello che potrebbe diventare un precedente interessante nel campo del diritto dei marchi applicato all'industria del gaming e oltre.