L'ascesa di SteamOS sta mettendo in seria difficoltà Windows 11 nel mondo del gaming portatile, rivelando un divario prestazionale che potrebbe rappresentare un campanello d'allarme per Microsoft. I recenti test comparativi sul Lenovo Legion Go S (console acquistabile su Amazon) hanno mostrato una realtà sorprendente: la versione con SteamOS supera nettamente quella Windows 11, nonostante l'hardware identico. Questa situazione solleva interrogativi sul futuro degli sistemi operativi nel gaming e sulla capacità di Microsoft di rispondere a una minaccia sempre più concreta nel settore in cui ha dominato per decenni.
I dati emersi dai test condotti dal noto YouTuber Dave2D non lasciano spazio a interpretazioni: su titoli come Cyberpunk, la versione SteamOS del Legion Go S raggiunge 59 FPS contro i 46 della controparte Windows. Su Helldivers 2 il divario è ancora più marcante: 70 FPS per SteamOS contro soli 65 FPS per Windows. La differenza prestazionale si mantiene consistente anche su altri titoli come Doom Eternal (75 vs 66 FPS), Spider-Man 2 (63 vs 64 FPS) e The Witcher 3 (76 vs 66 FPS).
Ma è sul fronte dell'autonomia che SteamOS mostra il suo vero vantaggio competitivo. Nei giochi 2D come Dead Cells, la versione Linux garantisce oltre 6 ore di utilizzo, mentre Windows 11 si ferma a 2,75 ore. Anche se nei titoli più esigenti la differenza si riduce, rimane comunque un dato allarmante sulla capacità di Windows di gestire efficacemente l'energia su dispositivi portatili.
La conversione di Valve del proprio sistema operativo per i dispositivi handheld rappresenta un cambio di paradigma in un settore dove Microsoft ha sempre goduto di una posizione dominante. La potenza bruta dell'hardware non è più sufficiente quando il software che lo gestisce non è ottimizzato per il contesto specifico.
L'espansione dell'ecosistema SteamOS nel mercato dei PC gaming handheld non è solo una questione di prestazioni. Gli utenti stanno cercando alternative a Windows 11 anche a causa della crescente insoddisfazione per la direzione presa da Microsoft. La presenza di pubblicità integrate, la telemetria invasiva e l'aggiunta di funzionalità che pochi hanno realmente richiesto hanno eroso la pazienza degli utenti.
L'unico vero punto di forza che Windows 11 conserva è la compatibilità universale con tutti i launcher di gioco presenti sul mercato, inclusi PC Game Pass e Riot Client. Ma anche questa certezza inizia a vacillare. Con l'implementazione del layer Proton, SteamOS ha risolto i problemi di compatibilità per la stragrande maggioranza dei giochi disponibili su Steam.
Gli anti-cheat a livello kernel rappresentano ancora una sfida per Proton e SteamOS, ma l'impressione è che sia più facile per Valve risolvere questo problema che per Microsoft migliorare le prestazioni gaming su Windows 11. Il team Windows, notoriamente lento nell'implementare cambiamenti sostanziali, potrebbe trovarsi in difficoltà nel rispondere adeguatamente a questa minaccia.
La quota di mercato di Windows rimane dominante, con circa il 70% del mercato dei sistemi operativi desktop. Tuttavia, la storia dell'informatica insegna che posizioni apparentemente inattaccabili possono sgretolarsi rapidamente di fronte a concorrenti più attenti alle esigenze degli utenti – Internet Explorer docet.
Microsoft ha in cantiere nuovi progetti orientati al gaming su PC, legati alla prossima console Xbox e potenzialmente a futuri dispositivi portatili come il Project Kennan. La prossima Xbox sarà presumibilmente più orientata al PC che mai, e potrebbe adottare un design più specifico rispetto all'approccio generalista di Windows 11. Ma per chi segue Microsoft da tempo, beh forse è saggio mantenere basse le aspettative.
Se questa tendenza dovesse continuare, potremmo assistere a una progressiva migrazione dei gamer verso alternative a Windows, costringendo Microsoft a ripensare completamente la propria strategia nel settore.
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