Il gigante tecnologico cinese Tencent ha risposto con forza alle accuse di violazione del copyright mosse da Sony, ribaltando completamente la narrativa e accusando la casa giapponese di cercare di monopolizzare elementi narrativi che appartengono da decenni alla cultura videoludica comune. La controversia ruota attorno a Light of Motiram, un titolo in sviluppo che Sony considera una copia sfacciata della sua serie Horizon, ma che secondo Tencent utilizza semplicemente archetipi consolidati del medium videoludico. La battaglia legale si preannuncia come un banco di prova cruciale per definire i confini tra ispirazione creativa e appropriazione indebita nell'industria dei videogame.
La strategia difensiva di Tencent
Negli atti depositati presso il tribunale, i legali di Tencent hanno definito "sconcertanti" le rivendicazioni di Sony, sostenendo che la compagnia nipponica stia tentando di trasformare ingredienti narrativi universali in proprietà esclusive. La difesa punta il dito contro quello che considera un tentativo improprio di recintare una porzione di cultura popolare ampiamente utilizzata. Secondo Tencent, Sony non sta combattendo una vera minaccia alla proprietà intellettuale, ma cerca piuttosto di ottenere un monopolio illegittimo su convenzioni di genere consolidate.
L'azienda cinese ha inoltre contestato la legittimità procedurale della causa, sostenendo che le società effettivamente citate in giudizio non sono quelle che sviluppano Light of Motiram. Questo aspetto tecnico potrebbe rivelarsi determinante per l'esito della battaglia legale, considerando che il gioco ha una finestra di rilascio fissata per il quarto trimestre del 2027.
Il precedente che imbarazza Sony
Uno degli aspetti più interessanti della controffensiva di Tencent riguarda le dichiarazioni passate degli stessi sviluppatori di Horizon Zero Dawn. I documenti legali citano infatti Jan-Bart Van Beek, direttore artistico del gioco Sony, che in un documentario aveva ammesso come la premessa narrativa non fosse originale, facendo esplicito riferimento a Enslaved: Odyssey to the West del 2013. Questa ammissione, secondo Tencent, dimostra l'ipocrisia di Sony nel rivendicare la proprietà esclusiva di elementi che i suoi stessi sviluppatori avevano riconosciuto come derivati da opere precedenti.
La lista di titoli citata da Tencent come esempi di giochi che utilizzano gli stessi archetipi narrativi è impressionante per ampiezza e varietà: da The Legend of Zelda: Breath of the Wild a Far Cry: Primal, da Outer Wilds a Biomutant. Questa strategia mira a dimostrare come gli elementi contestati da Sony siano in realtà parte integrante del DNA di un intero sottogenere videoludico, quello dei mondi post-apocalittici popolati da creature meccaniche.
Le origini della controversia
La battaglia legale ha avuto inizio lo scorso luglio, quando Sony ha depositato una causa per violazione di copyright e marchio registrato, chiedendo un processo con giuria e misure cautelari per impedire il rilascio di Light of Motiram. Le accuse si concentravano sulla presunta copia della protagonista Aloy e su strategie promozionali che, secondo Sony, avrebbero deliberatamente creato confusione nei giocatori, portandoli a credere che il titolo Tencent fosse il prossimo capitolo della serie Horizon. In risposta alle pressioni legali, Tencent aveva apportato diverse modifiche alla pagina Steam del gioco e ai materiali promozionali.
Sony aveva inoltre accusato rappresentanti di Tencent di aver proposto un gioco mobile basato su Horizon durante la Game Developers Conference del 2024, suggerendo una strategia premeditata di appropriazione della proprietà intellettuale. Tencent ha respinto categoricamente anche questa accusa, negando qualsiasi tentativo di sfruttare commercialmente il franchise Sony al di fuori dei canali ufficiali. La compagnia cinese sostiene che l'intera controversia sia basata su presupposti errati e rivendicazioni eccessive che potrebbero creare un pericoloso precedente per l'intera industria videoludica.