Tutti gli errori di Yuzu per farsi beccare da Nintendo

Yuzu, è stato al centro di discussioni riguardanti la sua legalità e il comportamento controverso del suo team di sviluppo.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il popolare emulatore di Nintendo Switch, Yuzu, è stato al centro di discussioni riguardanti la sua legalità e il comportamento controverso del suo team di sviluppo. Si è appreso che gli autori di Yuzu avrebbero raggiunto un accordo con Nintendo per evitare problemi legali derivanti da pratiche poco trasparenti.

Secondo quanto riportato, gli avvocati di Nintendo hanno ottenuto accesso a informazioni sensibili presenti sui server Discord del team di Yuzu, che includono lo scambio di ROM tra gli sviluppatori stessi. Queste ROM comprendevano anche giochi non ancora disponibili sul mercato, il che solleva ulteriori questioni legali.

Inoltre, Yuzu raccoglieva dati degli utenti tramite la Telemetria, inclusa la configurazione hardware e i titoli giocati. Questi dati potrebbero essere stati utilizzati come prova contro Yuzu e i suoi utenti in un eventuale procedimento legale.

La decisione del team di Yuzu di raggiungere un accordo immediato con Nintendo potrebbe essere stata motivata dalla volontà di evitare conseguenze legali più gravi. Evitando che queste pratiche poco chiare emergessero durante il dibattimento, Yuzu sperava probabilmente di minimizzare il rischio di sanzioni legali e proteggere sia se stessa che i suoi utenti.

gli avvocati di Nintendo hanno ottenuto accesso a informazioni sensibili presenti sui server Discord del team

Mentre Yuzu è stato uno strumento prezioso per coloro che desideravano giocare a titoli Nintendo Switch su altre piattaforme, le sue pratiche poco etiche hanno inevitabilmente sollevato interrogativi sulla sua legalità e sull'etica del suo team di sviluppo

A confermare che l'emulatore viaggiasse "nell'illegalità" c'è anche il fatto che gli sviluppatori diffusero anzitempo copie pirata di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, confermando una pratica poco lecita.